Prime Video mostra sempre più annunci pubblicitari, e la situazione potrebbe peggiorare
Su Prime Video stanno aumentando numero e durata degli annunci pubblicitari: si arriva a oltre 3 minuti di spot in meno di un'ora di visione.L'articolo Prime Video mostra sempre più annunci pubblicitari, e la situazione potrebbe peggiorare sembra essere il primo su Smartworld.

Da qualche settimana, guardare una serie su Prime Video è diventato un esercizio di pazienza. Le interruzioni pubblicitarie sono diventate più lunghe, più frequenti e anche un po' casuali. Anche durante contenuti originali Amazon, ormai compaiono 3 o 4 blocchi da oltre un minuto.
E non si tratta di episodi particolarmente lunghi: basta una puntata da 40-50 minuti per ritrovarsi con oltre 3 minuti di spot sparsi qua e là, senza alcuna logica apparente. È lo streaming che si traveste da TV tradizionale, con la differenza che lo paghiamo ogni anno.
Già nell'autunno del 2024, Amazon aveva confermato ufficialmente che la pubblicità su Prime Video sarebbe aumentata (fonte). L'obiettivo? Capire fin dove spingersi senza perdere utenti. Nei test condotti in vari mercati, l'impatto sugli abbonamenti è stato minimo, tanto da convincere Amazon ad andare avanti a pieno ritmo.
E in effetti, pare che solo una piccola percentuale di utenti abbia scelto di pagare per rimuovere gli spot. L'esperienza di Netflix con il piano con pubblicità – che ha avuto un buon successo – ha probabilmente rafforzato questa scelta.
Amazon, dal canto suo, ha iniziato a sperimentare in modo sempre più aggressivo, mescolando formati e durata degli spot, fino ad arrivare alla situazione attuale.
Una delle cose più frustranti è che non esiste un comportamento costante. A volte le interruzioni sono poche e rapide, altre volte sembrano non finire mai. Il sistema sembra basarsi su algoritmi dinamici che tengono conto di vari fattori:
- Frequenza d'uso della piattaforma
- Tipo di contenuto visualizzato
- Profilazione dell'utente
- Fortuna (letteralmente)
Abbiamo provato ad aprire più episodi da browser e app Windows, e in quasi tutti i casi ci siamo ritrovati con tre interruzioni pubblicitarie da oltre un minuto ciascuna. In altri casi, invece, l'esperienza è stata meno invadente, soprattutto con visioni continuative.
Amazon offre la possibilità di tornare all'esperienza senza pubblicità, ma solo pagando un supplemento. L'opzione costa 1,99 euro al mese, da aggiungere ai 49,99 euro dell'abbonamento Prime. In totale si arriva a circa 73 euro all'anno.
Facciamo due conti rapidi:
- Prime Video senza pubblicità: 73 euro l'anno
- Netflix con pubblicità: 84 euro l'anno
- Netflix piano Standard: 168 euro l'anno
- Disney+ con pubblicità: 72 euro l'anno
- Disney+ Standard: 99,90 euro l'anno
Quindi sì, Amazon resta tra le più economiche, e anche pagando il supplemento per rimuovere la pubblicità si spende meno che con l'abbonamento a Netflix scegliendo il piano con pubblicità.
Ma Prime Video è comunque un servizio diverso, che offre tanti canali a pagamento, film a noleggio o da acquistare e un'interfaccia che fa (volutamente?) un po' di confusione tra contenuti gratis e a pagamento proprio per spingere gli utenti ad attivare più servizi.
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