Previsto rialzo azioni Nvidia: è il momento giusto per investire?
Il rialzo previsto delle azioni Nvidia sembra supportato da fondamenta solide, ma è davvero il momento giusto per investire? Ecco i dati sulle previsioni e gli andamenti del titolo

Secondo UBS, una delle principali banche d’investimento mondiali, Nvidia si appresta a superare le stime di fatturato per il primo trimestre fiscale, con una previsione di 44 miliardi di dollari, lievemente superiore alla guidance ufficiale dell’azienda (43 miliardi). Anche se gli utili per azione (EPS) sono attesi inferiori rispetto alle stime di Wall Street — 0,76 dollari contro una media di 0,89 — UBS sostiene che il dato sarà comunque sufficiente per placare le preoccupazioni degli investitori, almeno nel breve periodo.
Nvidia è ormai una protagonista indiscussa nel settore tecnologico, in particolare nel campo dei semiconduttori, dell’intelligenza artificiale e del calcolo ad alte prestazioni.
Con un’alta capitalizzazione di mercato e una posizione dominante nel segmento delle GPU (unità di elaborazione grafica), ogni trimestre fiscale del colosso di Santa Clara è monitorato con estrema attenzione da investitori, analisti e appassionati di finanza. Ed è proprio in vista della prossima trimestrale che si riaccende la domanda: è il momento giusto per investire nelle azioni Nvidia?
Perché investire in azioni Nvidia
La vera forza di Nvidia si manifesta soprattutto nella sua divisione data center, alimentata da una domanda esplosiva di potenza di calcolo da parte di colossi come Microsoft, Amazon, Google e Meta, che costruiscono enormi infrastrutture per sostenere lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Per questo motivo UBS prevede una forte crescita delle azioni della società nella seconda metà del 2025, grazie alle spedizioni dei nuovi chip Blackwell, in particolare del modello GB300.
Nel dettaglio, il fatturato derivante dai chip Blackwell è destinato a più che raddoppiare nel trimestre di aprile-maggio-giugno, arrivando a circa 25 miliardi di dollari. Per il trimestre successivo, poi, si prevede una crescita ulteriore, con ricavi Blackwell a quota 34 miliardi, nonostante alcuni ritardi nella distribuzione.
In altre parole, anche in presenza di problemi legati alla catena di approvvigionamento, Nvidia continua a correre grazie all’innovazione e al costante aggiornamento del proprio portafoglio prodotti. La richiesta di soluzioni avanzate per l’intelligenza artificiale e il cloud computing è tale da compensare ampiamente i rischi nel breve termine.
Prospettive di medio e lungo termine
Gli analisti UBS hanno sottolineato inoltre come, nonostante una lieve debolezza nel breve termine (EPS rivisti al ribasso, margini sotto pressione), il secondo semestre dell’anno fiscale potrebbe essere caratterizzato da una accelerazione significativa per Nvidia. Le vendite attese dei nuovi chip e l’eventuale allentamento delle restrizioni sull’export potrebbero costituire catalizzatori fondamentali per una nuova fase rialzista del titolo.
Inoltre, l’interesse crescente per soluzioni intelligenza artificiale generative (come quelle usate nei grandi modelli linguistici tipo ChatGPT) non accenna a diminuire. E ogni singolo data center dedicato a queste tecnologie si basa – oggi – sulle GPU Nvidia.
Questo è il fulcro dell’argomentazione rialzista sul titolo: Nvidia è l’unico fornitore in grado di sostenere l’attuale domanda globale di AI a livello industriale, e questo vantaggio competitivo potrebbe rafforzarsi nei prossimi trimestri.
È davvero il momento giusto per investire?
Se ci si attende una crescita delle azioni Nvidia nel secondo semestre dell’anno e una tenuta (o leggera crescita) nei prossimi trimestri, l’attuale fase potrebbe rappresentare un’occasione di ingresso interessante, specialmente se si considera la possibilità che il mercato stia ancora scontando con cautela gli impatti delle restrizioni sull’H20.
Tuttavia, bisogna tenere in considerazione alcuni rischi quali:
- la valutazione elevata, anche dopo le recenti correzioni, con multipli molto alti rispetto agli utili futuri;
- il contesto geopolitico, come i rapporti tra USA e Cina incerti e nuovi provvedimenti sui dazi che potrebbero colpire ulteriormente le vendite internazionali;
- la concorrenza, anche se Nvidia è leader indiscusso, perché ci sono aziende come AMD e Intel stanno tentando di colmare il gap, e sul lungo termine non è detto che non riescano a sottrarre quote di mercato.
Alla luce delle previsioni UBS, Nvidia rimane una delle aziende più promettenti della tecnologia moderna. Quindi, per un investitore orientato al lungo termine, una fase di consolidamento dei prezzi potrebbe rappresentare un buon momento per entrare, soprattutto se si punta a beneficiarne nei prossimi 12/24 mesi. Chi invece ha un orizzonte temporale più breve o una bassa tolleranza al rischio, dovrebbe valutare con attenzione la volatilità legata agli utili trimestrali e agli sviluppi geopolitici.