Previdenza integrativa in crescita: quasi 10 milioni di italiani scelgono i fondi pensione
Nel 2024 il sistema dei fondi pensione in Italia ha registrato una crescita significativa, raggiungendo un patrimonio complessivo di 243 miliardi di euro. Si tratta di una cifra che rappresenta oltre il 10% del Pil nazionale e circa il 4% del totale delle attività finanziarie delle famiglie italiane, come riportato da Focusrisparmio. I dati, presentati... Leggi tutto

Nel 2024 il sistema dei fondi pensione in Italia ha registrato una crescita significativa, raggiungendo un patrimonio complessivo di 243 miliardi di euro. Si tratta di una cifra che rappresenta oltre il 10% del Pil nazionale e circa il 4% del totale delle attività finanziarie delle famiglie italiane, come riportato da Focusrisparmio.
I dati, presentati alla Commissione bicamerale sugli enti previdenziali da Francesca Balzani, presidente facente funzioni della Covip, l’Autorità di vigilanza sul settore, segnalano un’espansione sia in termini di adesioni sia di risorse accumulate. Alla fine del 2023, gli iscritti alla previdenza complementare erano 9,6 milioni, mentre le posizioni attive superavano gli 11 milioni. In crescita anche il valore dei fondi destinati alle prestazioni, che a fine dicembre ammontavano a 224,4 miliardi di euro.
L’offerta nel comparto previdenziale si conferma ampia e articolata: si contano 33 fondi pensione negoziali, 38 fondi aperti, 69 piani individuali pensionistici (PIP) e 151 fondi preesistenti. Le adesioni si distribuiscono in modo piuttosto omogeneo: circa 4,2 milioni di posizioni per i fondi negoziali, 2,1 milioni per quelli aperti, e altri 4,2 milioni per i PIP, di cui circa 300mila ancora riconducibili ai vecchi schemi. I fondi preesistenti raccolgono invece circa 700mila posizioni.
Analizzando i rendimenti, emerge un quadro positivo soprattutto per l’ultimo anno. Nel 2024, i fondi negoziali hanno garantito un rendimento netto del 6%, ben superiore all’1,9% della rivalutazione del Trattamento di Fine Rapporto (TFR). Ancora meglio hanno fatto i fondi aperti, con un rendimento del 6,5%, e i nuovi PIP, che hanno toccato un notevole 9%.
Su un orizzonte decennale, però, il confronto tra fondi pensione e TFR si fa più equilibrato: dal 2015 al 2024, i fondi negoziali hanno reso in media il 2,2% annuo, leggermente al di sotto del 2,4% del TFR. I fondi aperti si sono mantenuti in linea con quest’ultimo, mentre i nuovi PIP hanno mostrato la performance migliore, con una media del 2,9% annuo.
Il quadro tracciato da Covip sottolinea la crescente fiducia dei cittadini nei confronti della previdenza complementare, sempre più vista come uno strumento fondamentale per costruire un futuro pensionistico più solido.