Peter Lynch confessa: il suo errore più grande glielo ha ricordato Warren Buffett
Una conversazione tra due figure iconiche della finanza porta alla luce l'unico vero sbaglio di investimento che può costare caro a chiunque.


Peter Lynch, ex gestore del Fidelity Magellan Fund e uno degli investitori più rispettati del XX secolo, ha ammesso che il suo più grande errore finanziario è stato vendere troppo presto azioni vincenti.
Cosa è successo
Un utente su X ha condiviso un estratto della Collectors Edition di Forbes India del 2017, in cui Lynch raccontava di una telefonata inaspettata ricevuta anni prima.
“Mia figlia risponde al telefono e dice: ‘C’è Mr. Buffett in linea’,” ha scritto Lynch. “Prendo il telefono e sento, ‘Sono Warren Buffett, da Omaha, Nebraska’”.
Lynch ha raccontato che Warren Buffett lo aveva chiamato per chiedergli il permesso di citare una frase del suo libro “One Up On Wall Street”, nella lettera annuale agli azionisti.
La citazione che Buffett voleva usare? “Vendere i tuoi titoli vincenti e mantenere quelli perdenti è come tagliare i fiori e annaffiare le erbacce.”
“Quella frase, che lui ha scelto tra tutto il mio libro, rappresenta il mio più grande errore”, ha ammesso Lynch.
Warren Buffett talking to Peter Lynch: pic.twitter.com/SkQSWa3aJd
— Brian Feroldi (@BrianFeroldi) April 21, 2025
Perché è importante
Secondo Celebrity Net Worth, Lynch ha oggi un patrimonio di circa 450 milioni di dollari, mentre Buffett si trova al quarto posto nell’Indice dei Miliardari di Bloomberg, con una fortuna di 167 miliardi di dollari.
Lynch non è l’unico grande investitore ad aver riflettuto sulle opportunità perse per aver venduto troppo presto. Diversi leader del mondo finanziario e tecnologico hanno espresso rimpianti simili.
Bill Gates, ad esempio, ha definito la decisione di Microsoft Corporation (NASDAQ:MSFT) di vendere la sua quota iniziale in Apple Inc. (NASDAQ:AAPL) un errore “sciocco”.
Nel 1997, Microsoft investì 150 milioni di dollari nel suo rivale in difficoltà, acquisendo circa il 5% della società. Entro il 2003, aveva venduto la sua quota per circa 550 milioni di dollari, un ritorno significativo all’epoca, ma una frazione di quello che oggi varrebbe.
Anche Masayoshi Son, fondatore di SoftBank Group (OTC:SFTBF), ha ammesso un grave errore nel vendere le azioni del produttore di chip Nvidia Corporation (NASDAQ:NVDA). Son liquidò la partecipazione di SoftBank dopo un guadagno modesto, perdendo la straordinaria crescita del titolo durante il boom dell’intelligenza artificiale.
Persino nel mondo crypto, David Schwartz, chief technology officer di Ripple, ha rivelato di aver venduto 40.000 Ethereum (CRYPTO:ETH) a soli 1,05 dollari l’uno, incassando circa 40.000 dollari per acquistare pannelli solari. Ai prezzi di oggi, quella scelta gli è costata milioni.
Schwartz ha definito la vendita uno dei suoi più grandi rimpianti finanziari.
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Foto: Shutterstock