Pesce in vendita senza la tracciabilità. Scatta sequestro di 160 chili. Contestata la multa di 1.500 euro
I controlli della Guardia costiera sono stati eseguiti ieri in un mercato nella zona dell’Argentario. Controlli e accertamenti dei militari proseguiranno anche nelle prossime settimane.

MONTE ARGENTARIO
Sequestrati 160 chili di pesce in un mercato ittico nella zona dell’Argentario. Nella giornata di ieri il personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Porto Santo Stefano ha eseguito un’ispezione all’interno di un mercato, durante la quale sono stati rinvenuti, dopo un’attenta ispezione, circa 160 chili di prodotto ittico vario completamente privi della documentazione obbligatoria e dei requisiti di identificazione e tracciabilità. Cioè in sostanza non era indicata la filiera del prodotto, che invece è necessaria per legge. L’assenza di etichette e riferimenti documentali ha reso impossibile risalire all’origine del pescato e verificarne la conformità alla normativa vigente. Per le irregolarità riscontrate, dunque, i militari della Guardia Costiera hanno emesso un verbale amministrativo a carico del titolare dell’attività e l’intero quantitativo di prodotto è stato sottoposto a sequestro amministrativo, in applicazione del D.Lgs. n. 4/2012. Un verbale la cui cifra contestata e che dovrà essere pagata è di 1.500 euro.
Questa attività si inserisce nel quadro delle azioni di contrasto alla pesca illegale e alla commercializzazione abusiva, con cui la Guardia Costiera intende garantire la trasparenza della filiera e tutelare le risorse marine da fenomeni di sovrasfruttamento, promuovendo allo stesso tempo condizioni di equa concorrenza per gli operatori regolarmente autorizzati. L’operazione messa in atto dall’Ufficio Circondariale Marittimo di Porto Santo Stefano conferma l’impegno quotidiano del personale della Guardia Costiera nel presidio della legalità, a tutela del mare e delle comunità che da esso traggono sostentamento. Proseguono quindi i controlli della Guardia Costiera argentarina che servono a garantire il rispetto delle disposizioni nazionali e comunitarie in materia di tutela delle risorse ittiche e dell’ambiente marino.
L’attività ispettiva, condotta in modo capillare lungo l’intera filiera della pesca, ha l’obiettivo di assicurare il rispetto delle norme in tema di tracciabilità, modalità di cattura, taglie minime e corretta commercializzazione del prodotto pescato.
Le operazioni rientrano nel piano coordinato dal Centro Controllo Area Pesca (Ccap) della Direzione Marittima di Livorno, su impulso del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, confermando il duplice impegno della Guardia Costiera: tutelare il consumatore finale e garantire la sostenibilità delle attività di pesca. Ovviamente i controlli dei militari della Guardia costiera proseguiranno anche nelle prossime settimane.
Andrea Capitani