Perché bancomat e carte di credito sono inutilizzabili durante un blackout

Cosa succede in caso di blackout ai servizi di pagamento elettronico e quali sono le conseguenze e le soluzioni possibili per usare carte di credito, bancomat e pos senza linea

Apr 29, 2025 - 12:37
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Perché bancomat e carte di credito sono inutilizzabili durante un blackout

Quando manca la corrente o si verifica un’interruzione della connessione, bancomat, carte di credito e Pos diventano inservibili, lasciando cittadini e imprese nell’impossibilità di effettuare o ricevere pagamenti. Per questo motivo, nel mondo in cui viviamo oggi, sempre più digitale dei pagamenti, un blackout come quello successo in Spagna e Portogallo può avere conseguenze immediate e spesso sottovalutate.

Ma perché questi servizi diventano inutilizzabili? E cosa può succedere veramente?

Cosa succede in caso di blackout ai sistemi di pagamento

Durante un blackout, anche di breve durata, molti servizi legati ai pagamenti elettronici si bloccano per mancanza di alimentazione elettrica o connessione a internet.

I sistemi coinvolti sono:

  • i Pos (point of sale), perché i terminali installati nei negozi e negli esercizi commerciali non funzionano senza corrente o linea dati e anche se alimentati a batteria, necessitano di una connessione attiva per autorizzare le transazioni;
  • Atm e sportelli bancomat che diventano subito inaccessibili, impedendo il prelievo di contanti;
  • carte di credito e debito che risultano inutilizzabili in assenza di connessione per la verifica e l’autorizzazione del pagamento, anche nei casi di importi bassi;
  • app bancarie e pagamenti contactless via smartphone, dipendenti da rete elettrica e connessione;
  • pagamenti online e con QR code poiché richiedono accesso alla rete e sistemi funzionanti in tempo reale.

Gli effetti su consumatori e commercianti

Il blocco temporaneo dei pagamenti digitali ed elettronici può generare disagi significativi.Prima di tutto,  i clienti si trovano impossibilitati a pagare, soprattutto se non dispongono di contanti. Di conseguenza, i negozianti rischiano di perdere vendite e potenziali incassi.

Inoltre, le attività che operano solo con pagamenti elettronici (es. distributori automatici, parcheggi digitali, servizi taxi o Tpl con Pos mobile o e-ticket) si fermano completamente.

Se si considerano infine le aree a bassa presenza di sportelli bancari o con Atm non disponibili in orari serali/notturni, l’assenza di alternative al contante diventa un vero problema operativo.

Le soluzioni in caso di blackout prolungato

Dopo il blackout che ha colpito Spagna e Portogallo, molti si stanno chiedendo se ci sono alternative per evitare la paralisi delle attività durante queste emergenza.

Alcuni esercizi dispongono di Pos con connessione mobile alternativa o batterie tampone, ma si tratta di eccezioni. Le banche e i fornitori di servizi di pagamento stanno lavorando su sistemi offline temporanei, ma attualmente la possibilità di autorizzare un pagamento elettronico senza connessione è molto limitata.

Per ora, le uniche contromisure pratiche restano:

  • nel caso di chi ha necessità di acquistare, avere sempre una piccola somma di contanti per le emergenze;
  • nel caso degli esercenti, avere all’interno delle attività commerciali Pos con backup di rete mobile o la possibilità di connettersi tramite hotspot allo smartphone.

Sebbene il futuro sia chiaramente digitale, oggi è ancora fondamentale mantenere un equilibrio tra innovazione e resilienza, assicurandosi sempre una via d’uscita in caso di malfunzionamenti della rete elettrica.

Un blackout – che sia locale, causato da eventi atmosferici, o nazionale, per problemi infrastrutturali – ci ricorda quanto la dipendenza totale dai pagamenti elettronici, e in generale dal digitale, esponga a rischi pratici se non si diversificano i servizi.