Per il bonus nido serve la ricevuta dei pagamenti, il chiarimento dell’Inps 

L'Inps ha pubblicato alcune precisazioni che riguardano il pagamento del bonus asilo nido, e in particolare in merito a quando si può allegare la ricevuta al posto della fattura

Apr 7, 2025 - 13:23
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Per il bonus nido serve la ricevuta dei pagamenti, il chiarimento dell’Inps 

Con una circolare e un successivo messaggio rivolti a chi usufruisce del bonus asilo nido, l’Inps ha precisato quando, al fine del riconoscimento del beneficio, è possibile presentare la sola ricevuta anziché la fattura.

Si tratta di un quesito divenuto di strettissima attualità dal momento che, come specificato dall’Istituto, le nuove domande per il bonus nido sono in lavorazione a partire dal 2 aprile 2025.

Le precisazioni dell’Inps

Le precisazioni dell’Inps sono arrivate tramite due canali: con la circolare n. 60 del 20 marzo 2025, paragrafo 6, sono stati indicati i documenti da allegare alla domanda di rimborso per il bonus asilo nido. E con il messaggio n. 1165 di aprile 2025 (pubblicato il 7 aprile sul portale istituzionale) è stato specificato quando si può presentare la ricevuta al posto della fattura.

Fattura o ricevuta?

L’Inps rende noto che ai fini del riconoscimento del bonus asilo nido si può presentare la ricevuta di pagamento emessa dalla struttura che eroga il servizio al posto della fattura, relativamente a istituti o scuole riconosciuti da pubbliche amministrazioni e da enti del terzo settore di natura non commerciale, che beneficiano dell’esenzione dell’Iva (art. 10, comma 1, n. 20 del Dpr  633/1972), nonché della dispensa dall’obbligo di fatturazione (stesso Dpr all’articolo 36-bis).

Affinché sia considerata valida, la ricevuta deve tassativamente contenere una serie di voci:

  • nome, cognome e codice fiscale del richiedente o dell’intestatario della ricevuta;
  • nome, cognome e/o codice fiscale del minore;
  • denominazione della struttura;
  • importo della rata con indicazione della mensilità a cui si riferisce la ricevuta;
  • descrizione del servizio con evidenza del dettaglio pagato per eventuali servizi aggiuntivi (ad esempio, “servizio asilo nido comprensivo della mensa”, se prevista).

Richiesta di pagamento del bonus asilo nido

Nella circolare, l’Inps ha inoltre precisato quali sono le modalità tramite le quali i genitori possono richiedere il pagamento del bonus asilo nido. Gli obblighi sono stringenti, pena la perdita del beneficio.

Il pagamento delle spese deve essere effettuato dal soggetto che ha presentato la domanda. E lo stesso soggetto deve inoltre essere l’intestatario di tutti i documenti di spesa presentati.

La documentazione completa relativa alle mensilità fruite deve essere allegata non oltre il 30 aprile dell’anno successivo all’anno solare di riferimento della domanda. In sintesi: per le domande relative all’anno 2025, la documentazione deve essere trasmessa entro il 30 aprile 2026.

L’invio della documentazione per il bonus asilo nido (il cui nome ufficiale è “contributo asilo nido”) deve avvenire esclusivamente tramite il sito dell’Inps o l’app Inps Mobile, utilizzando il servizio “Bonus nido”. Qualsiasi altro mezzo (Pec, telefonate, raccomandate, ecc…) comporterà il mancato riconoscimento del beneficio.

Il rimborso, naturalmente, non può eccedere la spesa effettivamente sostenuta e a carico dell’utente. La rendicontazione delle fatture/ricevute impedisce che rientrino nel beneficio quote di prestazioni eventualmente erogate in nero.

Le spese rimborsabili sono esclusivamente queste:

  • retta mensile;
  • eventuali spese per il servizio mensa (sempre riferite al mese selezionato);
  • importo relativo all’imposta di bollo;
  • Iva agevolata.

Sono escluse dal rimborso (con le eccezioni di legge):

  • le somma versate a titolo di iscrizione;
  • quelle del pre-scuola e del post-scuola;
  • l’importo a titolo di Iva ordinaria.

Come è noto, gli importi dei rimborsi relativi al bonus asilo nido dipendono dall’Isee.

Per maggiori informazioni, si rimanda alle citate indicazioni dell’Inps.