“Pensavo di avere un banale raffreddore e invece era un cavernoma diffuso. Sono rimasta paralizzata”: choc per la ballerina Ellie Morris-Davies
Ellie Morris-Davies era solo una ballerina di 15 anni quando è rimasta paralizzata e incapace di comunicare a causa di un’infezione che si pensava fosse collegata a un comune virus, ma che in realtà le ha provocato una gravissima emorragia cerebrale. Nessun segnale d’allarme precoce, a parte sintomi lievi che possono facilmente essere scambiati per […] L'articolo “Pensavo di avere un banale raffreddore e invece era un cavernoma diffuso. Sono rimasta paralizzata”: choc per la ballerina Ellie Morris-Davies proviene da Il Fatto Quotidiano.

Ellie Morris-Davies era solo una ballerina di 15 anni quando è rimasta paralizzata e incapace di comunicare a causa di un’infezione che si pensava fosse collegata a un comune virus, ma che in realtà le ha provocato una gravissima emorragia cerebrale. Nessun segnale d’allarme precoce, a parte sintomi lievi che possono facilmente essere scambiati per altri problemi minori, come un raffreddore.
Quando finalmente l’emorragia è stata individuata, Ellie è stata costretta a sottoporsi a nove interventi chirurgici al cervello che le hanno salvato la vita, tra cui uno che ha comportato l’asportazione di una parte del cranio. Le operazioni sono state così brutali che è rimasta paralizzata e incapace di parlare e mangiare. Ricordando il calvario, sua madre, Joanne Morris-Davies, 48 anni, di Crewe, ha affermato al Daily Mail che il primo segnale è stato un forte mal di testa.
Tutto è iniziato a maggio del 2024, quando Ellie ha iniziato a lamentarsi di persistenti mal di testa associati a una sensibilità alla luce. Inizialmente la famiglia ha pensato che si trattasse di un virus per via anche della nausea. Ma nel giro di una settimana è apparso chiaro che si trattava di qualcosa di più serio.
Ellie è stata portata in ospedale quando ha iniziato a vomitare con una frequenza allarmante: circa 16 volte al giorno. I medici hanno eseguito degli esami del sangue e una risonanza magnetica al cervello di Ellie prima di scoprire un’emorragia causata da un cavernoma, un gruppo di vasi anomali pieni di sangue situati nel cervello. Questa condizione non sempre provoca sintomi, ma quando lo fa possono includere convulsioni, mal di testa e altri problemi neurologici come vertigini e difficoltà a parlare.
Il rischio più grave è la rottura di uno dei vasi sanguigni perché può portare a un’emorragia importante. Questa può causare a sua volta ictus mortali e danni cerebrali permanenti. Secondo il Servizio Sanitario Nazionale del Regno Unito, circa una persona su 600 è affetta da cavernoma asintomatico. La patologia si sviluppa solitamente tra i 20 e i 40 anni d’età e può talvolta essere ereditaria. “Non avevo mai sentito parlare di cavernomi”, dice la signora Morris-Davies. “Quando siamo andati al pronto soccorso speravo solo che si trattasse di una brutta emicrania. Non sapevamo da quanto tempo si trovasse lì, dicevano che pensavano che fosse lì da un po’”, aggiunge.
Ellie è stata trasferita all’ospedale pediatrico di Alder Hey di Liverpool, dove è stata sottoposta a un intervento chirurgico. Tuttavia, il rischio di ulteriori emorragie ha continuato a essere elevato, pertanto i chirurghi hanno eseguito una craniectomia decompressiva. Questo ha comportato la rimozione di una parte del cranio per alleviare la pressione che è stata poi conservata nello stomaco del paziente, in modo da mantenerla sterile prima di poterla reinserire. “Dopo l’operazione non parlava più”, ricorda la signora Morris-Davies. “Taylor Swift stava suonando a Liverpool e le infermiere le facevano ascoltare le sue canzoni sull’iPad. Stava cercando – aggiunge – di muoversi un po’ nel letto. Sapevo che era ancora Ellie”.
Nonostante l’intervento salvavita, le condizioni di Ellie hanno continuato a peggiorare ed è stata costretta a essere ricoverata d’urgenza in terapia intensiva. In totale, è stata sottoposta a nove interventi chirurgici nell’arco di 13 settimane per riparare i danni causati dal cavernoma. Durante quel periodo ha anche contratto infezioni rare e pericolose.
Secondo il suo neurochirurgo pediatrico, l’italiana Benedetta Pettorini, la guarigione ha richiesto fisioterapia quotidiana per aiutarla a imparare di nuovo a camminare, parlare e deglutire. “Dopo sette settimane senza camminare, la gamba ha ripreso un po’ di movimento”, ha raccontato il medico. “Le sue dita sono state le ultime a muoversi. È una ragazzina molto testarda e determinata. Stiamo solo lavorando instancabilmente alla fisioterapia”, aggiunge. Oggi ha fatto progressi impressionanti e riesce di nuovo a camminare, parlare e mangiare, anche se ci sono ancora “cose che non riesce a fare”.
La giovane paziente è addirittura tornata a prendere lezioni di danza, ma nulla in confronto agli spettacoli a cui partecipava prima che iniziasse tutto da quando aveva 3 anni.
Ellie è tornata di recente sul palco con la sua classe di danza e sua madre ha descritto l’evento come una “serata emozionante”. “A un certo punto, pensavo che non sarei mai più tornata a casa”, racconta Ellie. “Ma il personale del reparto 4A si è preso davvero cura di me e mi ha risollevato il morale. Ci sono ancora cose che non riesco a fare, ed è frustrante, ma so che ci arriverò. Non vedo l’ora di tornare sul palco, cantare e ballare”, aggiunge.
Gli amici di Ellie stanno raccogliendo fondi per garantirle un posto in un intenso programma di terapia a Londra quest’estate. “Ellie è una ragazza fantastica. È letteralmente piena di vita. È stato un privilegio prendermi cura di lei”, racconta Pettorini.
Valentina Arcovio
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