Patuelli: "La guerra dei dazi penalizza le banche"

Banche penalizzate dalla guerra dei dazi e grandi sponsor dell’euro digitale nel contesto di un sistema in cui gli sportelli...

Mag 9, 2025 - 05:48
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Patuelli: "La guerra dei dazi penalizza le banche"

Banche penalizzate dalla guerra dei dazi e grandi sponsor dell’euro digitale nel contesto di un sistema in cui gli sportelli calano, ma seguono i flussi della popolazione, e gli istituti di credito stanno pagando "extratasse". Il presidente dell’Abi Antonio Patuelli, in audizione ieri alla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche, fa il punto sulle questioni centrali che attraversano il sistema bancario nazionale, partendo dal tema dei dazi.

"Se si sviluppassero guerre commerciali, le banche potrebbero fortemente soffrirne, i crediti potrebbero deteriorarsi maggiormente e le imprese ne avrebbero danno. Per cui occorre disinnescare i rischi di strategie protezionistiche e di nuovi dazi – ha detto Patuelli – che sono misure vecchie quanto il mondo che penalizzano il libero mercato".

Dall’altra parte, invece, di fronte ai rischi di illegalità e riciclaggio legati alle pseudo cripto valute "occorre mandare avanti l’euro digitale che rappresenta un processo storico di resilienza, competitività e sovranità monetaria europea", ha insistito Patuelli chiarendo che questo nuovo strumento "deve essere sviluppato in stretta applicazione delle normative antiriciclaggio e senza penalizzare le banche e la loro indispensabile solidità di liquidità". Banche che stanno progressivamente ridisegnando la loro rete distributiva: "Molti fattori – ha spiegato Patuelli – concorrono alla diminuzione degli sportelli bancari, soprattutto nelle aree che da decenni si stanno progressivamente spopolando" e, quindi, "le attività bancarie non precedono, ma seguono i flussi di popolazione e di attività economiche". E per ripopolare le zone disabitate, ha suggerito Patuelli, "non servono le invettive contro la desertificazione bancaria che segue fenomeni già avvenuti ma occorre che le istituzioni europee, statali e regionali investano sullo sviluppo sostenibile nelle zone meno popolate".

Infine, il tema della tassazione degli extraprofitti conseguiti negli ultimi anni. "Gli extraprofitti non esistono costituzionalmente, esiste la proporzionalità delle aliquote", ha attaccato Patuelli che ha ricordato che, semmai, "le banche da quasi dieci anni pagano ‘extratasse’ con le aliquote aggiuntive su Ires e Irap laddove le imposte straordinarie devono avere un termine".

Giorgio Costa