Pasqua salata, per le uova aumenti del 30%. +21% per le colombe
Altro che dolce! Quella che sta per arrivare sarà una Pasqua salata per molti italiani che non vogliono rinunciare alla tradizione di festeggiare con uova di cioccolata e colombe. Secondo quanto emerge da una indagine condotta dal Codacons sulle marche più note di dolciumi pasquali industriali venduti presso le catene della grande distribuzione in Italia, per l’uovo di Pasqua, che sia al cioccolato al latte o fondente, i rincari dei prezzi, al netto di offerte o promozioni dei supermercati, si attestano a +30% rispetto allo scorso anno, ma possono arrivare a oltre il +40% nel caso di uova di gamma medio-alta. Colpite anche le uova di cioccolato destinate ai più piccoli, con aumenti che partono da +8,3% e arrivano a +33% per le marche che hanno in licenza loghi legati ai bambini. Anche le colombe, che siano tradizionali o farcite, registrano incrementi di prezzo nell’ordine del +21% rispetto allo scorso anno. Alla base dei pesanti rincari dei dolci pasquali c’è prima di tutto la crisi delle materie prime. Le quotazioni del cacao hanno raggiunto il record di 12mila dollari la tonnellata a fine 2024 e viaggiano attualmente attorno agli 8mila dollari, contro i 2.900 dollari del marzo 2023, con un incremento di oltre il 175% e impatti diretti sui prezzi al dettaglio di tutti i prodotti a base di cacao. Anche il burro, materia prima base della colomba, ha registrato incrementi astronomici, pari al +83% su base annua secondo gli ultimi dati della Commissione Europea, con le quotazioni che hanno superato gli 8.300 dollari a tonnellata. Le tensioni sul fronte energetico, che appesantiscono i costi di produzione a carico dell’industria, si aggiungono alle cause dei rincari e si riflettono sui prezzi al dettaglio. L'articolo Pasqua salata, per le uova aumenti del 30%. +21% per le colombe proviene da Business24tv.it. Pasqua salata, per le uova aumenti del 30%. +21% per le colombe

Altro che dolce! Quella che sta per arrivare sarà una Pasqua salata per molti italiani che non vogliono rinunciare alla tradizione di festeggiare con uova di cioccolata e colombe.
Secondo quanto emerge da una indagine condotta dal Codacons sulle marche più note di dolciumi pasquali industriali venduti presso le catene della grande distribuzione in Italia, per l’uovo di Pasqua, che sia al cioccolato al latte o fondente, i rincari dei prezzi, al netto di offerte o promozioni dei supermercati, si attestano a +30% rispetto allo scorso anno, ma possono arrivare a oltre il +40% nel caso di uova di gamma medio-alta. Colpite anche le uova di cioccolato destinate ai più piccoli, con aumenti che partono da +8,3% e arrivano a +33% per le marche che hanno in licenza loghi legati ai bambini.
Anche le colombe, che siano tradizionali o farcite, registrano incrementi di prezzo nell’ordine del +21% rispetto allo scorso anno.
Alla base dei pesanti rincari dei dolci pasquali c’è prima di tutto la crisi delle materie prime. Le quotazioni del cacao hanno raggiunto il record di 12mila dollari la tonnellata a fine 2024 e viaggiano attualmente attorno agli 8mila dollari, contro i 2.900 dollari del marzo 2023, con un incremento di oltre il 175% e impatti diretti sui prezzi al dettaglio di tutti i prodotti a base di cacao. Anche il burro, materia prima base della colomba, ha registrato incrementi astronomici, pari al +83% su base annua secondo gli ultimi dati della Commissione Europea, con le quotazioni che hanno superato gli 8.300 dollari a tonnellata.
Le tensioni sul fronte energetico, che appesantiscono i costi di produzione a carico dell’industria, si aggiungono alle cause dei rincari e si riflettono sui prezzi al dettaglio.
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