Vent'anni di evoluzione, Toyota Aygo, Peugeot 107 e Citroën C1 sono ancora attuali

La storia delle citycar che hanno rivoluzionato la mobilità urbana in Europa è un viaggio affascinante. Tutto iniziò nel 2001, quando Toyota e PSA unirono le forze per sviluppare una piattaforma condivisa, dando vita a tre vetture iconiche: Toyota Aygo, Peugeot 107 e Citroën C1. Queste piccole meraviglie, lanciate nel 2005, conquistarono il cuore degli automobilisti grazie alle loro dimensioni compatte (meno di 3,45 metri) e a un prezzo competitivo, sotto i 9.000 euro. Piccole tutto pepe Prodotte nello stabilimento ceco di Kolin, le tre gemelle condividevano il 90% dei componenti, un esempio di sinergia industriale che portò a risultati straordinari: 300.000 unità prodotte annualmente e il traguardo del milione di esemplari già superato nel 2008. Con numeri simili, queste vetture si posizionarono come una valida alternativa a modelli come Renault Twingo e Fiat Panda, attirando persino imitazioni, come la cinese BYD F0. La seconda generazione, introdotta nel 2014, vide un'evoluzione nel design, con un tocco più distintivo e motorizzazioni esclusivamente a benzina. Tuttavia, il successo commerciale non replicò i fasti del passato. Tra il 2021 e il 2022, il progetto fu travolto da normative ambientali sempre più stringenti e dall'aumento dei costi di produzione. Stellantis, nata dalla fusione di PSA e FCA, decise di abbandonare il segmento A tradizionale, orientandosi verso micro-veicoli elettrici come Citroën Ami e Fiat Topolino, mentre Toyota trasformò la Aygo in un mini-SUV, la Aygo X. Evoluzione nel tempo Questa evoluzione riflette i cambiamenti nelle preferenze degli automobilisti e il passaggio verso l'elettrificazione, che si propone come la nuova frontiera della mobilità urbana. Guardando indietro, le citycar Aygo, 107 e C1 rappresentano un capitolo significativo nella storia dell'automobile, segnando un'epoca di innovazione e accessibilità per la mobilità cittadina.

Mar 26, 2025 - 00:26
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Vent'anni di evoluzione, Toyota Aygo, Peugeot 107 e Citroën C1 sono ancora attuali

La storia delle citycar che hanno rivoluzionato la mobilità urbana in Europa è un viaggio affascinante. Tutto iniziò nel 2001, quando Toyota e PSA unirono le forze per sviluppare una piattaforma condivisa, dando vita a tre vetture iconiche: Toyota Aygo, Peugeot 107 e Citroën C1. Queste piccole meraviglie, lanciate nel 2005, conquistarono il cuore degli automobilisti grazie alle loro dimensioni compatte (meno di 3,45 metri) e a un prezzo competitivo, sotto i 9.000 euro.

Piccole tutto pepe

Prodotte nello stabilimento ceco di Kolin, le tre gemelle condividevano il 90% dei componenti, un esempio di sinergia industriale che portò a risultati straordinari: 300.000 unità prodotte annualmente e il traguardo del milione di esemplari già superato nel 2008. Con numeri simili, queste vetture si posizionarono come una valida alternativa a modelli come Renault Twingo e Fiat Panda, attirando persino imitazioni, come la cinese BYD F0.

La seconda generazione, introdotta nel 2014, vide un'evoluzione nel design, con un tocco più distintivo e motorizzazioni esclusivamente a benzina. Tuttavia, il successo commerciale non replicò i fasti del passato. Tra il 2021 e il 2022, il progetto fu travolto da normative ambientali sempre più stringenti e dall'aumento dei costi di produzione. Stellantis, nata dalla fusione di PSA e FCA, decise di abbandonare il segmento A tradizionale, orientandosi verso micro-veicoli elettrici come Citroën Ami e Fiat Topolino, mentre Toyota trasformò la Aygo in un mini-SUV, la Aygo X.

Evoluzione nel tempo

Questa evoluzione riflette i cambiamenti nelle preferenze degli automobilisti e il passaggio verso l'elettrificazione, che si propone come la nuova frontiera della mobilità urbana. Guardando indietro, le citycar Aygo, 107 e C1 rappresentano un capitolo significativo nella storia dell'automobile, segnando un'epoca di innovazione e accessibilità per la mobilità cittadina.