India chiede a Samsung 601 milioni di dollari. La stangata per dazi non pagati
L’India ha richiesto a Samsung il pagamento di una somma di 601 milioni di dollari. La cifra comprende sia tasse arretrate che penalità. L’azienda è accusata di aver eluso i dazi sull’importazione di componenti utilizzati per produrre dispositivi nel Paese. La richiesta è stata descritta dai media locali come “uno schiaffo gigantesco” e rappresenta una […] L'articolo India chiede a Samsung 601 milioni di dollari. La stangata per dazi non pagati proviene da Economy Magazine.

L’India ha richiesto a Samsung il pagamento di una somma di 601 milioni di dollari. La cifra comprende sia tasse arretrate che penalità. L’azienda è accusata di aver eluso i dazi sull’importazione di componenti utilizzati per produrre dispositivi nel Paese. La richiesta è stata descritta dai media locali come “uno schiaffo gigantesco” e rappresenta una delle più grandi sanzioni mai imposte a una singola impresa in India. Se confermata, l’ingiunzione potrebbe compromettere più di due terzi degli utili netti di Samsung, che nel 2024 sono ammontati a 955 milioni di dollari.
La risposta di Samsung
Samsung ha sempre contestato le accuse, sostenendo che la questione riguardi principalmente un’interpretazione e una classificazione errata dei componenti da parte delle autorità doganali. “Abbiamo rispettato le leggi del Paese e esploreremo tutte le opzioni legali disponibili per contestare questa richiesta”, ha dichiarato la compagnia in un comunicato ufficiale.
Dazi non pagati
Il fisco indiano ha accusato Samsung di non aver pagato dazi sulle importazioni di componenti provenienti da Corea del Sud e Vietnam tra il 2018 e il 2021, per un valore di 784 milioni di dollari. La vicenda ha attirato l’attenzione internazionale, dato l’importante impatto economico e le implicazioni per le operazioni di Samsung in India.
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