Parents for Future aderisce allo sciopero per il clima dell’11 aprile: “La crisi economica e sociale è collegata a quella ambientale”

di Parents for Future Noi, cittadini consapevoli, attivisti per il clima e realtà dell’associazionismo sosteniamo lo sciopero globale per il clima del movimento Fridays for Future indetto per venerdì 11 aprile 2025. Riconosciamo l’urgenza di affrontare le sfide globali che minacciano il nostro pianeta e le future generazioni. I cambiamenti climatici, l’inquinamento, l’esaurimento delle risorse […] L'articolo Parents for Future aderisce allo sciopero per il clima dell’11 aprile: “La crisi economica e sociale è collegata a quella ambientale” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Apr 8, 2025 - 11:13
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Parents for Future aderisce allo sciopero per il clima dell’11 aprile: “La crisi economica e sociale è collegata a quella ambientale”

di Parents for Future

Noi, cittadini consapevoli, attivisti per il clima e realtà dell’associazionismo sosteniamo lo sciopero globale per il clima del movimento Fridays for Future indetto per venerdì 11 aprile 2025. Riconosciamo l’urgenza di affrontare le sfide globali che minacciano il nostro pianeta e le future generazioni. I cambiamenti climatici, l’inquinamento, l’esaurimento delle risorse naturali e le crescenti disuguaglianze sociali richiedono un ripensamento radicale dei nostri modelli di sviluppo e convivenza. Quello che sta accadendo è la dimostrazione che occorrono politiche e strategie che affrontino le crisi e le emergenze a livello sistemico perché tutto è collegato: dalla crisi ambientale a quella economica e quella sociale.

Principi Fondamentali dello sciopero globale per il clima: 1. Limitare il Riscaldamento Globale. L’Accordo di Parigi prevedeva di mantenere l’aumento della temperatura media globale rispetto all’epoca preindustriale entro 1,5°C, il che richiedeva una drastica riduzione delle emissioni di gas climalteranti, tra cui la CO₂. Nel 2024, abbiamo superato la soglia dell’1,5°C. Ora dobbiamo assolutamente evitare di oltrepassare stabilmente questo limite e impedire di sforare verso i 2°C. Entro il valore di 1,5°C le conseguenze sono gravi ma in parte ancora mitigabili. Sui 2°C i modelli matematici non sono più in grado di prevedere con certezza gli effetti devastanti: il collasso degli ecosistemi rischia di superare il punto di non ritorno, con impatti irreversibili su clima, biodiversità e sicurezza umana. Insieme, possiamo e dobbiamo esigere dai governi azioni concrete per fermare questa corsa verso il disastro. L’Italia, pur essendo un piccolo paese, può diventare un modello per il resto del mondo, dimostrando che un futuro sostenibile è ancora possibile. Superare la soglia dell’1,5°C significherebbe affrontare impatti devastanti come: Eventi meteorologici estremi ancora più frequenti e intensi (ondate di calore, uragani, alluvioni, periodi di siccità).
Fusione sempre più accelerata dei ghiacciai che versano già in condizioni gravi e innalzamento del livello del mare. Maggiore perdita di biodiversità e desertificazione. Minacce alla sicurezza alimentare e all’accesso all’acqua potabile.
2. Transizione Ecologica. Dando pieno sostegno a quanto afferma la comunità scientifica, sollecitiamo un’eliminazione rapida e progressiva dell’uso dei combustibili fossili e al contempo esortiamo per lo sviluppo delle energie rinnovabili e incentiviamo pratiche di consumo responsabile e contrastiamo la povertà energetica.
3. Critica al Capitalismo Sfrenato. Rifiutiamo un sistema economico basato sulla crescita illimitata e sul profitto a discapito delle persone e dell’ambiente. Sosteniamo un’economia che valorizzi la collaborazione, la giustizia sociale e la sostenibilità, riducendo il consumo superfluo e promuovendo la produzione locale.
4. Impegno per la Pace e il Disarmo. Denunciamo l’incremento delle spese militari e la prospettiva di riarmo come ostacoli alla costruzione di un mondo il più possibile pacifico. Le risorse devono essere destinate a politiche che favoriscano la coesione sociale, la tutela ambientale e il benessere collettivo, anziché alimentare conflitti e distruzione.
5. Basta alimentare le guerre, sì alla diplomazia. Condanniamo ogni forma di conflitto armato che causa sofferenza umana, degrado ambientale oltre che incidere negativamente sul cambiamento climatico. È fondamentale affrontare le cause profonde delle guerre, come le disuguaglianze economiche e l’accesso alle risorse, attraverso il dialogo, la cooperazione internazionale e il rispetto dei diritti umani. La diplomazia è la voce del coraggio.
6. Difesa delle Libertà Civili. Affermiamo il diritto inalienabile di ogni individuo alla libertà di espressione e di manifestazione pacifica. La partecipazione attiva dei cittadini e esprimere il dissenso sono sinonimo di democrazia e consentono di formare società più giuste e resilienti.
7. Tutela della formazione e della scuola come bene comune. Di fronte alla crisi ecosociale la scuola deve essere parte della soluzione, non del problema, e costruire un sano futuro della società umana. Siamo per un’alleanza fra studenti, insegnanti, famiglie, cittadini, per trasformare i contenuti, i metodi e gli spazi della scuola. Gli scioperi per il clima sono anche un’occasione per sperimentare un’educazione diversa.

Noi cittadini, attivisti, associazioni e organizzazioni aderiamo al presente manifesto e riconosciamo che il cambiamento necessario richiede l’impegno collettivo di persone, comunità, imprese, società civile e istituzioni. La democrazia vive con l’impegno costante ogni giorno.

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