Papa Leone XIV agli ambasciatori: “Investire sulla famiglia fondata sull’unione tra uomo e donna”
Papa Leone XIV durante un incontro con gli ambasciatori accreditati presso la Santa Sede chiede di investire “sulla famiglia, fondata sull’unione stabile tra uomo e donna, società piccola ma vera, e anteriore a ogni civile società. È la strada per costruire società civili armoniche e pacificate”. Il Pontefice, quindi, aggiunge: “Nessuno può esimersi dal favorire […]

Papa Leone XIV durante un incontro con gli ambasciatori accreditati presso la Santa Sede chiede di investire “sulla famiglia, fondata sull’unione stabile tra uomo e donna, società piccola ma vera, e anteriore a ogni civile società. È la strada per costruire società civili armoniche e pacificate”. Il Pontefice, quindi, aggiunge: “Nessuno può esimersi dal favorire contesti in cui sia tutelata la dignità di ogni persona, specialmente di quelle più fragili e indifese, dal nascituro all’anziano, dal malato al disoccupato, sia esso cittadino o immigrato”. Dopo le aperture del suo predecessore Francesco, quindi, il neo Papa chiude alle coppie omosessuali sottolinenando l’importanza della famiglia formata sul matrimonio di un uomo e una donna.
Durante il suo discorso, poi, Prevost ha toccato anche il tema dei migranti: “La mia stessa storia è quella di un cittadino, discendente di immigrati, a sua volta emigrato. Ciascuno di noi, nel corso della vita, si può ritrovare sano o malato, occupato o disoccupato, in patria o in terra straniera: la sua dignità però rimane sempre la stessa, quella di creatura voluta e amata da Dio”. Leone XIV, poi, è tornato a parlare di pace: “Nella prospettiva cristiana la pace è anzitutto un dono attivo, coinvolgente, che interessa e impegna ciascuno di noi, indipendentemente dalla provenienza culturale e dall’appartenenza religiosa, e che esige anzitutto un lavoro su sé stessi. La pace si costruisce nel cuore e a partire dal cuore, sradicando l’orgoglio e le rivendicazioni, e misurando il linguaggio, poiché si può ferire e uccidere anche con le parole, non solo con le armi”.