Nordio: “Il braccialetto elettronico dà l’alert, ma sono le donne a dover trovare rifugio”
Il braccialetto elettronico “dà un’allerta alla vittima”, ma “le donne devono rifugiarsi in luoghi sicuri”. Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio durante il question time al Senato di ieri, giovedì 15 maggio. La frase del guardasigilli ha scatenato dure reazioni dall’opposizioni, dalle associazioni contro la violenza sulle donne e da alcuni parenti […]

Il braccialetto elettronico “dà un’allerta alla vittima”, ma “le donne devono rifugiarsi in luoghi sicuri”. Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio durante il question time al Senato di ieri, giovedì 15 maggio. La frase del guardasigilli ha scatenato dure reazioni dall’opposizioni, dalle associazioni contro la violenza sulle donne e da alcuni parenti di vittime di femminicidi.
Nordio ha spiegato che in Italia attualmente sono circa 13mila i braccialetti elettronici attivati, di cui oltre 5.800 per stalking e 7mila per il monitoraggio. Ma secondo il ministro, questo dispositivo “molto spesso è incompatibile con i mezzi di trasporto delle persone” poiché “nel momento dell’allarme nei confronti di una persona, molto spesso la vittima si trova ad una distanza” troppo lunga rispetto alle possibilità di intervento degli agenti”.
Per il guardasigilli, allora, “bisogna coniugare questi due elementi dando un’allerta alla vittima, affinché, nel momento in cui coglie questo momento di pericolo, sia in grado di trovare delle forme di autodifesa, magari rifugiandosi in una chiesa o in una farmacia, in un luogo più o meno protetto”. “Sarà il magistrato – ha aggiunto Nordio – a valutare quale sia la distanza sufficiente per poter assicurare le due parti”.
Le parole dell’esponente del governo sono state duramente commentate, fra gli altri, da Raffella Marruocco, sorella di Concetta Marruocco, uccisa nel 2023 in provincia di Ancona dall’ex marito che pure era sottoposto alla misura del braccialetto elettronico. “Mia sorella – attacca la donna – non era in chiesa né in farmacia, ma era in casa e non era al sicuro: esiste un posto più sicuro della propria casa? Non so se sia un problema di gps o di linea, ma le parole del ministro dimostrano che il sistema è sbagliato e che il braccialetto è inutile e serve solo a stressare la vittima”, osserva Marruocco. “Facciano misure più efficaci e restrittive, perché gli aggressori non possono restare in libertà e tenere la vittima in un continuo stato di paura”.
Cecilia D’Elia, senatrice del Pd, definisce “irresponsabili” le parole di Nordio, mentre le parlamentari Cinque Stelle nella commissione bicamerale di inchiesta le bollano come “vergognose”. L’associazione Differenza Donna ritiene invece l’atteggiamento del ministro della Giustizia come uno “scaricabarile istituzionale” e Donne in Rete contro la violenza lo definisce “irresponsabile”.