Pagelle Giro d’Italia 2025: Pedersen finalizzatore, la scelta di Ciccone, Ayuso in difesa

PAGELLE GIRO D’ITALIA 2025 Prima tappa, venerdì 9 maggio Mads Pedersen, 9: il finalizzatore. Capitalizza il grandissimo lavoro della Lidl-Trek, che ha frantumato il gruppo nei due passaggi sulla salita di Surrel, riducendolo ad una trentina di corridori. Senza i principali velocisti (che non sono peraltro di livello eccelso in questa Corsa Rosa), il danese […]

Mag 9, 2025 - 17:15
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Pagelle Giro d’Italia 2025: Pedersen finalizzatore, la scelta di Ciccone, Ayuso in difesa

PAGELLE GIRO D’ITALIA 2025

Prima tappa, venerdì 9 maggio

Mads Pedersen, 9: il finalizzatore. Capitalizza il grandissimo lavoro della Lidl-Trek, che ha frantumato il gruppo nei due passaggi sulla salita di Surrel, riducendolo ad una trentina di corridori. Senza i principali velocisti (che non sono peraltro di livello eccelso in questa Corsa Rosa), il danese ha sfruttato al meglio la situazione con uno sprint implacabile. Dopo una primavera da protagonista, con la ciliegina della terza vittoria alla Gand-Wevelgem, il campione del mondo del 2019 può andare a caccia della maglia ciclamino. Intanto domani indosserà quella rosa…

Wout Van Aert, 7: ennesimo piazzamento per il belga, che ha faticato tantissimo sulla salita conclusiva, riuscendo però a stringere i denti senza perdere contatto. In volata ha pagato lo sforzo: le gambe erano dure e non è riuscito a superare un più pimpante Pedersen. Nella cronometro di domani potrà però mettere nel mirino la maglia rosa.

Orluis Aular, 7: il venezuelano, già vincitore del Trofeo Matteotti nel 2024, è la sorpresa di giornata. Per lui un podio insperato e di valore.

Francesco Busatto, 6,5: da U23 aveva mostrato un buon potenziale, vincendo anche la Liegi-Bastogne-Liegi di categoria nel 2023. L’impatto con il professionismo non è stato dei più semplici, ma il quarto posto odierno (migliore degli italiani) può rappresentare un momento di svolta per questo ragazzo di 22 anni.

Giulio Ciccone, 7,5: ha imposto un forcing indemoniato sulla salita finale, contribuendo in maniera decisiva al successo del compagno di squadra Pedersen. Chi ha ambizioni di classifica, tuttavia, non dovrebbe spendere così tanto nella tappa inaugurale. Ma siamo sicuri che sia veramente quello l’obiettivo dell’abruzzese? In fondo la risposta ce l’ha già data dopo l’arrivo: “Voglio fare quello che mi viene meglio: vivere alla giornata“.

Mikel Landa, senza voto: sfortunatissimo lo spagnolo, già fuori dai giochi per un brutta caduta in discesa a 5 km dal traguardo. Il suo Giro d’Italia è terminato in ospedale.

Thymen Arensman, 4: dopo la piazza d’onore al Tour of the Alps, va in difficoltà sin dalla prima tappa e all’arrivo incassa un ritardo pesante di 1’35”. È vero che il Giro è lungo e che l’olandese, solitamente, esce fuori alla distanza. Tuttavia resta un inizio da incubo.

Juan Ayuso, 6: la scivolata nelle battute iniziali della tappa non ci voleva per lo spagnolo. Da quel momento, dopo essere rientrato rapidamente in gruppo, ha corso in difesa, rimanendo ben coperto e non facendosi mai vedere nell’avanguardia del plotone. Vedremo domani nella cronometro se la caduta avrà lasciato qualche strascico.