Orcel, avanti su Banco Bpm «Ma altre opzioni possibili»
Andrea Orcel non arretra sul risiko. Il banchiere incassa il 17esimo trimestre di crescita — il migliore finora, con 2,8 miliardi di utile (+8,3%) — e non rompe gli indugi su Banco Bpm, come invece chiedevano i suoi vertici Giuseppe Castagna e Massimo Tononi: Piazza Gae Aulenti sta «riesaminando» l’ops sull’ex popolare alla luce di […] L'articolo Orcel, avanti su Banco Bpm «Ma altre opzioni possibili» proviene da Iusletter.

Andrea Orcel non arretra sul risiko. Il banchiere incassa il 17esimo trimestre di crescita — il migliore finora, con 2,8 miliardi di utile (+8,3%) — e non rompe gli indugi su Banco Bpm, come invece chiedevano i suoi vertici Giuseppe Castagna e Massimo Tononi: Piazza Gae Aulenti sta «riesaminando» l’ops sull’ex popolare alla luce di «Anima e del Golden power, ma non abbiamo ancora preso una decisione», ha detto il ceo, secondo cui nel provvedimento di Palazzo Chigi «ci sono un numero di elementi che secondo noi non sono chiari e non voluti. Stiamo cercando di chiarirli e dobbiamo chiarirli prima di prendere una decisione definitiva — ha spiegato Orcel —. O avremo un chiarimento o altrimenti dovremo dare la nostra interpretazione di cosa indica il Golden power. Quando avremo tutto questo prenderemo una decisione, fino ad allora non abbiamo pressioni e aspetteremo. Proprio per questo motivo, Unicredit sta per avviare colloqui con funzionari del governo italiano». Per il ceo «stavamo offrendo un 15-20%, includendo il premio di dividendo agli azionisti Bpm su azioni non disturbate». L’opa su Anima «ha distrutto valore per la banca tra 1 e 1,7 miliardi di euro. In effetti, se si considerano le loro proiezioni di capitale ora, con Anima in portafoglio, il riacquisto di azioni proprie è stato annullato e devono tornare a un livello decente di capitale e capitale in eccesso che stavamo pagando a novembre quando abbiamo fatto la nostra offerta, e che ora è stato impiegato con un rendimento dell’11%, che se avessi fatto con i miei riacquisti di azioni proprie o con il mio investimento, avrei declassato. Quindi, se si mettono insieme tutti i dati e si riesce a fare i calcoli, si trova facilmente un premio tra il 40% e il 50% rispetto a dove erano prima che facessimo l’offerta».
E proprio ieri Bruxelles è tornata a sottolineare che l’uso dei poteri speciali da parte degli Stati membri deve essere «proporzionato» e in linea con il diritto Ue. Per le condizioni decise dal governo italiano per l’ops di Unicredit su Banco Bpm, «la Commissione ha richiesto maggiori informazioni su questo caso. È una procedura pilota».
Unicredit, oltre a essere impegnata sul Banco (l’ops è a sconto del 4,7%), ha anche aperto un fronte in Germania con Commerzbank. Su cui ha rilevato Orcel: «Possiamo aspettare fino al 2027, ma non siamo soddisfatti della loro performance, se escludiamo fattori eccezionali, il loro utile netto invece di aumentare del 12% si è contratto dell’8%». Unicredit è «esattamente dove pensavamo saremmo stati». La banca ha «quasi ottenuto tutte le autorizzazioni per salire fino al 30% del capitale dopodiché farà una pausa «in attesa di avviare discussioni costruttive con Commerzbank e con il governo tedesco». Quanto all’investimento del 6,7% in Generali, il top manager l’ha liquidato come «finanziario». Tuttavia, se le operazioni in Italia e Germania sono visibili, Orcel ha rivelato che «ce ne sono molte di più che non sono visibili che noi abbiamo come opzione». Venendo invece ai conti, i proventi a marzo sono sostenuti ancora dal margine di interesse, seppur in calo del 4,8%, pari a 3,5 miliardi (-4,8%) mentre le commissioni sono balzate dell’8,2% a 2,3 miliardi. Unicredit ha annunciato anche un accordo con Google Cloud per accelerare la trasformazione digitale della banca. Il titolo ha aggiornato i massimi a 56,02 euro.
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