Omaggi a Benedetto Croce e Totò per celebrare i 2500 anni di Napoli
AGI - Una N blu, stilizzata e arrotondata, che rimanda a un'onda, che vuole coinvolgere e che è simbolo di accoglienza e solidarietà. È questo il logo che accompagnerà il programma di iniziative definito dal comitato nazionale Neapolis 2500, istituito dal ministero degli Affari Esteri e dal ministero della Cultura per celebrare i 2.500 anni della città. Un simbolo che vuole trasmettere anche l'immagine di Napoli come una musa, ispiratrice delle arti, delle scienze e di un vastissimo patrimonio materiale e immateriale che attraversa la sua storia millenaria. Il Comitato nazionale è composto, oltre che dal prefetto Michele di Bari, anche dall'imprenditrice Maria Luisa Faraone Mennella, dall'ambasciatore Pasquale Ferrara, dall'ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, dal regista Pupi Avati, dal medico-endocrinologo Salvatore Longobardi e dal rettore dell'università Suor Orsola Benincasa Lucio D'Alessandro. Il programma si arricchirà nel tempo di ulteriori iniziative oltre a quelle presentate stamattina in prefettura. Si partirà il 26 e 27 maggio con il vertice Nato sulla sicurezza del Mediterraneo. Fino a dicembre, la città e altri siti dell'area vesuviana, Come Pompei ed Ercolano, accoglieranno eventi e personalità internazionali, con l'obiettivo non solo di celebrare l'importante anniversario, ma anche di generare momenti di dialogo costruttivo in cui Napoli possa contribuire, nel solco della sua tradizione, a plasmare il futuro dell'Europa e dell'Occidente. Al momento il budget a disposizione è di sette milioni di euro, messi a disposizione dai ministeri degli Esteri e della Cultura, ma potrà aumentare con il sostegno che dovrebbe arrivare da imprenditori privati. Un altro appuntamento da segnare sul calendario è la 'Biennale dei Patrimoni, un vertice sulla cultura voluto dall'Unesco per il 5 e 6 giugno, con l'obiettivo di promuovere le migliori pratiche internazionali nella tutela e valorizzazione integrata dei patrimoni materiali e immateriali. Il 12 e 13 giugno, al Centro di produzione Rai di Napoli, si terranno gli 'Abu Rai Days', una due giorni-evento organizzato da Rai in collaborazione con Abu (Asia-Pacific Broadcasting Union), con ottanta rappresentanti di emittenti di servizio pubblico, commerciali e altre organizzazioni che operano nel campo della comunicazione e dei media nell'area asiatica e del Pacifico, per condividere modelli e innovazioni tecnologiche sviluppate dai broadcaster pubblici europei e asiatici. A inizio ottobre è in programma l'omaggio a Totò e, al teatro San Carlo, andrà in scena una 48 ore ininterrotta di spettacoli teatrali, ad opera delle 20 compagnie teatrali più rappresentative della città, intervallati da spezzoni di film rappresentativi di Napoli. Un lavoro curato da Pupi Avati, che ricorda come la città possa disporre di 250 compagnie teatrali. "Oggi - sottolinea - nella storia del cinema moderno Napoli vanta fra i migliori registi italiani, quindi non solo cinema di ieri, ma anche il cinema di oggi". "Oltre ai tanti progetti già approvati - spiega il prefetto Michele di Bari - ne stiamo valutando altri che porteranno la città nel mondo. Contiamo di poter raggiungere un pubblico internazionale grazie al lavoro che faremo di concerto con le Ambasciate e gli 85 Istituti di cultura italiana all'estero". A settembre il progetto sulla toponomastica cittadina interattiva, che si ispira agli studi e alle riflessioni di Benedetto Croce e si propone di ricostruire la storia della toponomastica napoletana tra il XIX e il XX secolo, analizzando i cambiamenti avvenuti attraverso un atlante interattivo della città. Oltre al Comitato nazionale, è stato istituito quello del Comune, che lavora parallelamente su altre iniziative, presentate già a febbraio, e che potrà contare su un budget di 1,5 milioni di euro.

AGI - Una N blu, stilizzata e arrotondata, che rimanda a un'onda, che vuole coinvolgere e che è simbolo di accoglienza e solidarietà. È questo il logo che accompagnerà il programma di iniziative definito dal comitato nazionale Neapolis 2500, istituito dal ministero degli Affari Esteri e dal ministero della Cultura per celebrare i 2.500 anni della città.
Un simbolo che vuole trasmettere anche l'immagine di Napoli come una musa, ispiratrice delle arti, delle scienze e di un vastissimo patrimonio materiale e immateriale che attraversa la sua storia millenaria. Il Comitato nazionale è composto, oltre che dal prefetto Michele di Bari, anche dall'imprenditrice Maria Luisa Faraone Mennella, dall'ambasciatore Pasquale Ferrara, dall'ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, dal regista Pupi Avati, dal medico-endocrinologo Salvatore Longobardi e dal rettore dell'università Suor Orsola Benincasa Lucio D'Alessandro. Il programma si arricchirà nel tempo di ulteriori iniziative oltre a quelle presentate stamattina in prefettura.
Si partirà il 26 e 27 maggio con il vertice Nato sulla sicurezza del Mediterraneo. Fino a dicembre, la città e altri siti dell'area vesuviana, Come Pompei ed Ercolano, accoglieranno eventi e personalità internazionali, con l'obiettivo non solo di celebrare l'importante anniversario, ma anche di generare momenti di dialogo costruttivo in cui Napoli possa contribuire, nel solco della sua tradizione, a plasmare il futuro dell'Europa e dell'Occidente.
Al momento il budget a disposizione è di sette milioni di euro, messi a disposizione dai ministeri degli Esteri e della Cultura, ma potrà aumentare con il sostegno che dovrebbe arrivare da imprenditori privati. Un altro appuntamento da segnare sul calendario è la 'Biennale dei Patrimoni, un vertice sulla cultura voluto dall'Unesco per il 5 e 6 giugno, con l'obiettivo di promuovere le migliori pratiche internazionali nella tutela e valorizzazione integrata dei patrimoni materiali e immateriali.
Il 12 e 13 giugno, al Centro di produzione Rai di Napoli, si terranno gli 'Abu Rai Days', una due giorni-evento organizzato da Rai in collaborazione con Abu (Asia-Pacific Broadcasting Union), con ottanta rappresentanti di emittenti di servizio pubblico, commerciali e altre organizzazioni che operano nel campo della comunicazione e dei media nell'area asiatica e del Pacifico, per condividere modelli e innovazioni tecnologiche sviluppate dai broadcaster pubblici europei e asiatici.
A inizio ottobre è in programma l'omaggio a Totò e, al teatro San Carlo, andrà in scena una 48 ore ininterrotta di spettacoli teatrali, ad opera delle 20 compagnie teatrali più rappresentative della città, intervallati da spezzoni di film rappresentativi di Napoli. Un lavoro curato da Pupi Avati, che ricorda come la città possa disporre di 250 compagnie teatrali. "Oggi - sottolinea - nella storia del cinema moderno Napoli vanta fra i migliori registi italiani, quindi non solo cinema di ieri, ma anche il cinema di oggi".
"Oltre ai tanti progetti già approvati - spiega il prefetto Michele di Bari - ne stiamo valutando altri che porteranno la città nel mondo. Contiamo di poter raggiungere un pubblico internazionale grazie al lavoro che faremo di concerto con le Ambasciate e gli 85 Istituti di cultura italiana all'estero".
A settembre il progetto sulla toponomastica cittadina interattiva, che si ispira agli studi e alle riflessioni di Benedetto Croce e si propone di ricostruire la storia della toponomastica napoletana tra il XIX e il XX secolo, analizzando i cambiamenti avvenuti attraverso un atlante interattivo della città. Oltre al Comitato nazionale, è stato istituito quello del Comune, che lavora parallelamente su altre iniziative, presentate già a febbraio, e che potrà contare su un budget di 1,5 milioni di euro.