Nuovo Fondo Pensione unico a prestazione e contribuzione definita

Nasce il Fondo unico del gruppo bancario che integra i fondi pensione preesistenti, garantendo le medesime tutele ai dipendenti del settore bancario.

Mag 15, 2025 - 10:54
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Nuovo Fondo Pensione unico a prestazione e contribuzione definita

Sono circa 130mila i dipendenti del settore bancario coinvolti nell’intesa siglata tra Intesa Sanpaolo e le sigle sindacali per attivare l’integrazione tra i fondi pensione preesistenti, dando vita a un nuovo soggetto unitario. L’accordo firmato tra Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin con i vertici aziendali conduce infatti all’integrazione dei fondi previdenziali Cariplo e del fondo a prestazione definita nel Fondo unico del gruppo bancario.

Dunque, un Fondo Pensione unico che contempla forme a prestazione e contribuzione definita, senza perdere le garanzie già maturate nei fondi di origine. I dipendenti possono pertanto contare sulle tutele e sulle garanzie individuali previste dai fondi di provenienza ma, su base volontaria, potranno anche optare anche per la capitalizzazione.

Fondo Pensione Intesa Sanpaolo: come funziona

Il nuovo Fondo Pensione a contribuzione definita del Gruppo Intesa Sanpaolo riunisce di nasce per riunire in un’unica soluzione tutti i fondi previdenziali già attivi nel gruppo Intesa Sanpaolo, come il Fondo Cariplo e quello a prestazione definita. Con un patrimonio superiore ai 10 miliardi di euro, rappresenta oggi il fondo aziendale più grande in Italia, organizzato in due sezioni:

  • una a contribuzione definita, dove l’ammontare della pensione dipenderà da quanto si versa e dai rendimenti ottenuti
  • una a prestazione definita, riservata a chi ne aveva già diritto, che garantisce una pensione calcolata in base alla retribuzione e all’anzianità.

L’adesione alla sezione a contribuzione è volontaria e prevede il versamento del TFR e di una quota a carico del lavoratore e dell’azienda. I lavoratori possono scegliere il comparto di investimento in base al loro profilo di rischio.

L’avvio è previsto in due fasi: dal gennaio 2026 per gli iscritti al vecchio fondo a prestazione definita, e dal gennaio 2027 per chi proviene dal Fondo Cariplo.

L’accordo garantisce comunque la continuità dei diritti maturati, compresi i contributi già versati, e offre la possibilità di optare per la capitalizzazione delle prestazioni, cioè trasformarle in un capitale individuale. Vengono quindi tutelati sia i percorsi individuali sia l’equilibrio collettivo.

I fondi pensione negoziali

I fondi pensione negoziali, come il nuovo fondo unico di Intesa Sanpaolo, sono forme di previdenza complementare istituite tramite contratti collettivi o accordi aziendali e sono riservati ai lavoratori di uno specifico settore o azienda. La loro gestione è affidata a un Consiglio di Amministrazione paritetico, composto da rappresentanti dei lavoratori e del datore di lavoro, che decide su investimenti, comparti e modalità operative.

I contributi vengono versati in parte dal dipendente (una percentuale della retribuzione) e in parte dal datore di lavoro; è possibile destinare anche il TFR. Le risorse raccolte vengono investite secondo linee di gestione finanziaria differenziate per profilo di rischio, con l’obiettivo di accumulare un montante da convertire in rendita pensionistica alla fine della carriera lavorativa.

Tutti i fondi sono autorizzati e vigilati dalla COVIP, la Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione, che pubblica regolarmente dati e documenti ufficiali.