Cessione credito fiscale a terzi: senza il rifiuto, il bonus è perso

Fisco: solo il rifiuto su piattaforma di cessione crediti sblocca l’uso in dichiarazione dei bonus edilizi o la compensazione del credito d'imposta.

Mag 15, 2025 - 10:54
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Cessione credito fiscale a terzi: senza il rifiuto, il bonus è perso

In caso di bonus edilizi con opzione di cessione del credito a terzi, come ad esempio una banca, è necessaria l’accettazione o il rifiuto esplicito tramite cassetto fiscale per poter sbloccare l’utilizzo del credito incagliato in dichiarazione dei redditi oppure in compensazione fiscale.

L’Agenzia delle Entrate ha affrontato questa tematica con la risposta all’interpello n. 130/E del 13 maggio 2025, relativo al caso di una società che ha beneficiato del Superbonus per le spese di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica su un immobile di proprietà, cedendo poi il credito maturato a una banca.

Non avendo ricevuto conferma di accettazione o di rifiuto del credito, la società in questione non può tuttavia fare altro che restare in attesa, perché il credito non è utilizzabile né in compensazione né in dichiarazione dei redditi in assenza di decisioni formali.

Come sottolinea il Fisco, quindi, solo il rifiuto della banca potrebbe sbloccare l’utilizzo dei crediti: il sistema di cessione attraverso la piattaforma Cessione Crediti dell’Agenzia delle Entrate funziona solo se il cessionario prende in carico il credito, mentre finché questo permane nello stato “in attesa” il titolare non può usarlo nel modello F24 né tantomeno riportarlo in dichiarazione.