Nemo, un anno dopo l’Eurovision: “La mia musica non ha etichette”

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Mag 13, 2025 - 23:04
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Nemo, un anno dopo l’Eurovision: “La mia musica non ha etichette”

Ad un anno esatto dal trionfo all’Eurovision Song Contest 2024, Nemo si racconta in una lunga intervista alla RSI, alla vigilia della nuova edizione che si apre domani a Basilea proprio grazie alla sua storica vittoria per la Svizzera con “The Code”. È un momento cardine della carriera dell’artista biennese, che guarda al futuro con un progetto ambizioso: il suo primo album da solista.

«È stato un anno ricco di cambiamenti», racconta Nemo. «Ho potuto imparare molto e di fatto la mia vita è stata messa sottosopra». A soli 25 anni, l’artista sente di essere pronto a vivere «il momento più importante della mia carriera». Un percorso che, dopo l’onda dell’Eurovision, lo ha visto chiudersi in studio per lavorare a un disco che definisce “un’opera senza confini”.

«È una sensazione incredibile vedere tutti gli elementi unirsi e dare forma a quello che sto costruendo», spiega. Sui generi musicali, però, Nemo è netto: «Cos’è il rap oggi, cos’è il pop, cos’è classico? Questo modo di definire gli stili non mi interessa. Io faccio ciò che sento, ciò che serve al brano».

Per Nemo, la musica deve riflettere il mondo interiore di chi la crea. «Non voglio definirmi attraverso generi e tecnicismi. Il mio obiettivo è che, quando qualcuno ascolta un mio brano, capisca subito che è mio». L’ibridazione dei generi è per lui una realtà inevitabile: «Chi ascolta rap oggi percepisce forti influenze pop e viceversa. Le barriere sono sempre più labili».

Nonostante l’esplosione di notorietà, Nemo non rincorre la fama. «Non è mai stata mia intenzione diventare una star. Questa parte del mondo musicale non mi interessa». Piuttosto, desidera continuare a crescere: «Voglio conoscere persone nuove, collaborare con altri artisti e aprire la mente. Questo è ciò che conta per me».

Nemo, dopo la vittoria all’Eurovision, ha imparato a gestire le dinamiche con il pubblico e i media. «È importante ricordare che il progetto con cui si diventa noti e chi l’ha creato non sono la stessa cosa», sottolinea. Per questo ha scelto di esporsi meno: «Concedo solo poche interviste, ma vere, con giornalisti con cui ci sia uno scambio autentico».

Dopo la storica vittoria del 2024 a Malmö, Nemo è diventato il volto del riscatto musicale elvetico e ha regalato alla Svizzera l’onore di ospitare l’edizione 2025, che prenderà il via martedì 13 maggio con la prima semifinale e culminerà sabato 17 con la finale. A rappresentare la Svizzera sarà Zoë Më, qualificata di diritto grazie proprio al successo di Nemo.

«Sento di avere una grande responsabilità, ma anche la libertà di creare», conclude. Con un album in arrivo e una visione artistica chiara, Nemo è pronto a scrivere un nuovo capitolo, fedele a sé stesso, lontano da mode e confini.

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