Napoli e Inter alla volata finale per lo scudetto, Juve, Roma, Lazio e Bologna in corsa per la Champions: domenica al cardiopalma

Domenica dalle mille emozioni per lo scudetto, per un posto in Champions e per la salvezza: Parma-Napoli, Inter-Lazio, Fiorentina-Bologna, Juve-Udinese, Roma-Milan le sfide più affascinanti. Ma poi ci sono quattro partite decisive per la salvezza L'articolo Napoli e Inter alla volata finale per lo scudetto, Juve, Roma, Lazio e Bologna in corsa per la Champions: domenica al cardiopalma proviene da FIRSTonline.

Mag 18, 2025 - 10:40
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Serie A
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Una domenica d’altri tempi, con nove partite in contemporanea (ore 20.45) e la certezza di scintille e colpi di scena: siamo arrivati al penultimo atto, e nulla è ancora scritto. In testa, il duello tra Napoli e Inter per lo scudetto si gioca punto su punto, con Parma e Lazio coinvolte direttamente. In zona Champions, è bagarre totale: Juventus, Lazio, Roma e Bologna si giocano il tutto per tutto in un finale al cardiopalma, tra scontri diretti (Roma-Milan, Fiorentina-Bologna) e incastri di calendario. Ma non è solo questione di coppe, visto che il clima è rovente anche in fondo alla classifica, con la corsa salvezza che tiene con il fiato sospeso tifosi e squadre: Cagliari-Venezia, Verona-Como, Monza-Empoli e Lecce-Torino promettono battaglia.

E poi ci sono le emozioni, che esulano da risultati e classifiche, come la penultima da allenatore di Claudio Ranieri, pronto a salutare la sua Roma nell’abbraccio dell’Olimpico.

Parma – Napoli (ore 20.45, Dazn)

La volata scudetto entra nel vivo e il Napoli sente il fiato sul collo dell’Inter. Dopo il pareggio contro il Genoa, il margine dei partenopei si è ridotto a un solo punto e ogni dettaglio può fare la differenza. La tappa odierna prevede l’insidiosissima trasferta di Parma, in uno stadio che quest’anno ha già fatto soffrire parecchie big. Il Napoli sogna il quarto tricolore della sua storia, ma per metterlo al sicuro dovrà passare indenne prima dal Tardini e poi chiudere i conti con il Cagliari. Missione tutt’altro che semplice, soprattutto contro un Parma che, seppur in difficoltà, sa come far male ai grandi. Chivu lo sa bene, visto che ha strappato pareggi a Inter, Lazio e Fiorentina e messo ko Juve e Bologna. Quando arrivano le big, insomma, i ducali si trasformano, ma ora qualcosa si è inceppato, come dimostrano le due sconfitte di fila contro Como ed Empoli e una salvezza ancora tutta da conquistare, con soli quattro punti di margine sulla zona rossa.

La squadra è viva ma fatica, e contro il Napoli dovrà dare fare i conti con una rosa decimata. Chivu, infatti, deve rinunciare a mezza squadra: fuori Valenti per squalifica, oltre a una lista infinita di infortunati (Charpentier, Kowalski, Osorio, Mihaila, Vogliacco, Bernabé, Estevez e Cancellieri). Sul fronte Napoli, Conte vuole evitare un déjà-vu da incubo e punta tutto su concentrazione e solidità. L’obiettivo è replicare il finale trionfale del 2011/12, quando con la Juve soffiò lo scudetto al Milan nelle ultime giornate. Per farlo, però, serve un Napoli impeccabile. Il pareggio col Genoa ha interrotto una striscia di quattro vittorie e rimesso l’Inter (che sfiderà la Lazio) in scia. Conte non avrà Juan Jesus, Lobotka e Buongiorno, ma ritrova Neres, che dovrebbe partire dalla panchina. In difesa conferma per Olivera al centro, Gilmour in mezzo con Anguissa, mentre sulle fasce agiranno Politano e uno scatenato McTominay, reduce da due assist. Davanti Lukaku e Raspadori, la coppia che dovrà scardinare il bunker di Chivu.

Conte: “Sento una grande responsabilità, vogliamo fare la storia del Napoli”

Non è una partita normale perché si sta arrivando alla fine della stagione e abbiamo la fortuna di giocare per qualcosa di importante – il pensiero di Conte -. Tutti arrivano alla fine, ma bisogna vedere come… Non è un finale di stagione normale, ma all’insegna di un obiettivo che all’inizio non era nelle nostre menti. Abbiamo riportato il Napoli in Champions togliendo un posto a squadre che ci avevano distanziato di minimo 15 punti l’anno scorso. Quell’obiettivo l’abbiamo raggiunto, poi siamo riusciti a dare fastidio e ora bisogna capire quanto ne vogliamo dare fino alla fine. Sono pressioni e stress che ci siamo meritati, solo chi non si è mai giocato niente può pensare che non ci sia coinvolgimento emotivo e passionale. Sento una grandissima responsabilità, forse anche troppa, di avere sulle spalle un peso molto importante. Abbiamo voglia di fare qualcosa di straordinario, anche se abbiamo già fatto molto per il club e per la città. Dobbiamo avere l’ambizione di essere ricordati per sempre a Napoli”.

Parma – Napoli, le probabili formazioni

Parma (3-5-2): Suzuki; Delprato, Leoni, Balogh; Hainaut, Hernani, Keita, Sohm, Valeri; Pellegrino, Bonny
In panchina: Corvi, Marcone, Lovik, Circati, Camara, Anas, Haj, Plicco, Ondrjeka, Man, Djuric, Benedyczak, Almqvist
Allenatore: Chivu
Indisponibili: Charpentier, Kowalski, Osorio, Mihaila, Vogliacco, Bernabé, Estevez, Cancellieri
Squalificati: Valenti

Napoli (4-4-2): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Olivera, Spinazzola; Politano, Anguissa, Gilmour, McTominay; Lukaku, Raspadori
In panchina: Scuffet, Contini, Marin, Mazzocchi, Billing, Hasa, Simeone, Ngonge, Okafor, Neres
Allenatore: Conte
Indisponibili: Juan Jesus, Lobotka, Buongiorno
Squalificati: Nessuno

Inter – Lazio (ore 20.45, Dazn e Sky)

Da una parte l’Inter, a -1 dal Napoli e con lo scudetto ancora nel mirino. Dall’altra, una Lazio che sogna la Champions e non può permettersi passi falsi a due giornate dalla fine. A San Siro andrà in scena un vero e proprio crocevia, con i nerazzurri che vogliono mettere pressione ai partenopei e i biancocelesti costretti a vincere per restare in zona top 4. Sullo sfondo, il duello tra presente e passato: Simone Inzaghi sfida la Lazio che ha plasmato, mentre Marco Baroni cerca l’impresa per coronare una stagione da outsider di lusso. Sono 163 le sfide tra Inter e Lazio in Serie A: comandano i nerazzurri con 69 vittorie, contro i 39 successi laziali e 55 pareggi. L’andata all’Olimpico è stata una lezione severa: 6-0 per l’Inter, con sei marcatori diversi e una superiorità imbarazzante. La Lazio vorrà vendicare quella batosta, ma sa che l’impresa sarà durissima.

In casa Inter, Inzaghi si affida al suo rodato 3-5-2, ma con qualche rotazione. Sommer sarà il solito muro tra i pali, mentre in difesa spazio a Bisseck, De Vrij e Bastoni. Sulle fasce confermati Darmian e Dimarco, mentre a centrocampo ci sono dubbi: Mkhitaryan e Frattesi non sono al top, quindi pronto Zielinski dal 1’, insieme a Barella e Calhanoglu. In attacco ci sono Thuram e Correa, con l’argentino che vuole scrollarsi di dosso le critiche e firmare una serata da protagonista. Per la Lazio, Baroni conferma il 4-2-3-1, ma deve fare i conti con squalifiche e infortuni. In porta Mandas, con Lazzari, Gila, Romagnoli e Marusic a formare la linea difensiva (out Pellegrini per squalifica). In mezzo, confermati Rovella e Guendouzi, mentre sulla trequarti sarà rivoluzione: Isaksen a destra, Pedro a sinistra (al posto dello squalificato Zaccagni) e ballottaggio aperto per il ruolo centrale tra Dia (favorito) e Dele-Bashiru.

L’Inter cerca il sorpasso scudetto, la Lazio punta dritta alla Champions. A San Siro si gioca una gara da brividi, con due squadre che non possono più sbagliare.

Inter – Lazio, le probabili formazioni

Inter (3-5-2): Sommer; Bisseck, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Taremi
In panchina: Martinez, Di Gennaro, De Vrij, Carlos Augusto, Pavard, Zalewski, Darmian, Berenbruch, Frattesi, Asllani, Zielinski, Correa, Arnautovic
Allenatore: Inzaghi
Indisponibili: Lautaro
Squalificati: Nessuno

Lazio (4-2-3-1): Mandas; Marusic, Gila, Romagnoli, Tavares; Guendouzi, Rovella; Pedro, Dia Dele-Bashiru; Castellanos
In panchina: Provedel, Furlanetto, Hysaj, Provstgaard, Gigot, Vecino, Basic, Belahyane, Isaksen, Noslin, Tchaouna, Ibrahimovic
Allenatore: Baroni
Indisponibili: Patric, Lazzari
Squalificati: Pellegrini, Zaccagni

Juventus – Udinese (ore 20.45, Dazn)

La Juventus ha il primo match point in mano e stavolta non vuole sprecarlo. Questa sera, all’Allianz Stadium, i bianconeri si giocano la qualificazione aritmetica alla prossima Champions League: potrebbe bastare una vittoria per blindare un posto tra le prime quattro e mettersi definitivamente al riparo da sorprese (ma la Lazio dovrebbe perdere e Roma e Bologna non andare oltre il pareggio), mentre con 6 punti tra Udinese e Venezia arriverebbe anche la matematica.

La stagione della Juve è stata un’altalena di emozioni: momenti di solidità e concentrazione si sono alternati a cali improvvisi, ma nei momenti chiave la squadra di Tudor ha saputo restare in piedi. Ora c’è da fare l’ultimo passo, davanti ai propri tifosi, per archiviare una stagione da montagne russe centrando un traguardo fondamentale. Dall’altra parte, però, arriva un’Udinese in cerca di riscatto, perché se è vero che i friulani hanno già centrato la salvezza, lo è anche che gli ultimi risultati (una sola vittoria in nove giornate) hanno incupito l’ambiente, finendo per mettere in discussione il tecnico Runjaic. I precedenti, ad ogni modo, sorridono alla Juventus, ma serviranno concentrazione, qualità e fame, perché un bel pezzo di Champions passa da qui.

Tudor dovrà fare i conti con l’ormai cronica emergenza di infortuni e squalifiche, specialmente in difesa, dove mancheranno Kalulu e Savona (entrambi squalificati). Il tecnico croato, non a caso, abbandonerà il canonico 3-4-2-1 per un 4-4-2 quantomai necessario, alla luce della moria di centrali. In attacco si rivedrà Yildiz, di rientro dopo l’espulsione col Monza, mentre al suo fianco andrà in scena il solito ballottaggio tra Kolo Muani e Vlahovic, con il primo favorito. Per il serbo potrebbe trattarsi dell’ultima partita all’Allianz Stadium, visto che la sua situazione contrattuale lascia pensare a una cessione in estate, magari subito dopo il Mondiale per Club.

Tudor: “Ho tirato fuori la Juve da un buco nero. Conte? Non sono inferiore a nessuno”

Affronteremo una squadra forte, di grande fisicità e che ha fatto partite pazzesche quest’anno – ha sottolineato Tudor -. Guardiamo cosa ha fatto col Napoli, sarà super difficile, devono essere tutti sul pezzo. Per me si è fatto un bel lavoro, viste tutte le problematiche avute in queste settimane. Senza Koopmeiners, Yildiz, Cambiaso… Non è facile. Abbiamo fatto tre belle vittorie in casa e tre pareggi contro avversarie dirette. Sicuramente c’è stata la brutta partita col Parma, in cui comunque non meritavamo di perdere, ma ho sempre avuto buone sensazioni, la squadra ha sempre dato il massimo. È chiaro che bisogna essere esigenti, la Juve dovrebbe sempre andare a vincere, ma io credo che i ragazzi abbiano sempre dato tutto. Quando sono arrivato la squadra era in un buco nero profondo, ora è più viva, ha più voglia di battagliare. Ha anche espresso un bel gioco a tratti, anche se è sempre importante capire i momenti ed essere consapevoli di ciò che si può e non si può fare. Le voci su Conte? Vivo e mi godo ogni giornata qui. Soffro, perché è giusto così, ma non pensando al futuro, bensì alla preparazione delle partite. Mi nutro di questo, è il bello della vita da allenatore. Sicuramente non mi sento inferiore a nessuno…”.

Juventus – Udinese, le probabili formazioni

Juventus (4-4-2): Di Gregorio; Alberto Costa, Veiga, Kelly, Cambiaso; Nico Gonzalez, Locatelli, McKennie, Weah; Yildiz, Kolo Muani
In panchina: Perin, Pinsoglio, Gatti, Rouhi, Conceiçao, Adzic, Mbangula, Vlahovic
Allenatore: Tudor
Indisponibili: Milik, Bremer, Cabal, Koopmeiners
Squalificati: Kalulu, Savona, Thuram

Udinese (3-5-1-1): Okoye; Kristensen, Bijol, Solet; Rui Modesto, Lovric, Karlstrom, Zarraga, Kamara; Pafundi; Davis
In panchina: Sava, Padelli, Kabasele, Ehizibue, Zemura, Payero, Palma, Giannetti, Ekkelenkamp, Pizarro, Sanchez, Bravo
Allenatore: Runjaic
Indisponibili: Touré, Thauvin
Squalificati: Lucca, Atta

Roma – Milan (ore 20.45, Dazn)

Sarà una serata speciale, intensa, carica di emozioni. Claudio Ranieri saluta l’Olimpico, alla guida della sua Roma, nella serata della 500° panchina in Serie A. Ma il congedo non sarà solo un abbraccio nostalgico: c’è una battaglia da vincere contro il Milan, in un match da dentro o fuori per entrambe. La Roma cerca una vittoria per tenere vive le ultime speranze di rimonta Champions e difendere l’accesso all’Europa, anche se per ora passa “solo” dalla Conference. Il Milan, invece, deve reagire dopo aver perso la Coppa Italia contro il Bologna, che grazie a quel successo è già certo dell’Europa League. Ora i rossoneri devono tornare nella capitale con un solo obiettivo: vincere per risalire.

All’andata a San Siro fu 1-1, ma ora un pari servirebbe a poco. Ranieri sa benissimo che una sconfitta significherebbe sorpasso rossonero e un rischio concreto di uscire dalle coppe. Al momento, i giallorossi sono sesti, in zona Conference, ma la bagarre è apertissima: la Lazio è a +1, però la Roma ha il vantaggio negli scontri diretti. Il calendario potrebbe sorridere, visto che i biancocelesti saranno ospiti dell’Inter ancora affamata di scudetto, e la Juve, dopo aver affrontato l’Udinese, chiuderà al Penzo contro un Venezia in piena lotta salvezza. Ranieri avrebbe preferito affrontare un Milan appagato dalla Coppa Italia; invece, si ritroverà di fronte una squadra ferita, e quindi (forse) pericolosa. Ma il tecnico romano sa anche che la sua Roma ha armi per colpire, e soprattutto avrà la spinta speciale della Curva Sud e di tutto lo stadio, all’ennesimo sold-out della stagione.

Al fischio finale, comunque vada, scatterà l’omaggio al Mister: cori, magliette celebrative, emozioni a valanga. La speranza, ovviamente, è di festeggiare con tre punti, come nei grandi addii del passato: nel 2017 il saluto a Totti arrivò con una vittoria-thriller sul Genoa e Champions in tasca; nel 2019, per De Rossi, ci fu un successo sul Parma che blindò l’Europa League.

Ranieri: “Ai ricordi penserò dopo, ora voglio l’Europa. Il Var? Resto della mia idea”

Non lo so se il club ha organizzato qualcosa, se lo ha fatto è giusto che non me lo dica – ha sorriso Ranieri -. Sono 500 in Serie A, sono contento. Ma il passato lo riguarderò al termine della stagione, avrò tempo per rivedere tutto. Io ricordo da ragazzo quando ero nel settore giovanile della Roma, solo a vedere i giocatori mi batteva il cuore, forte. ‘Chissà se un giorno sarò pure io in campo’, mi chiedevo… Per cui è logico che salire gli scalini è una cosa che va oltre. Poi vedere lo stadio pieno… Ora però dobbiamo pensare alla partita e ad andare in Europa, voglio arrivarci perché penso da dove siamo partiti e a quello che abbiamo fatto. I sacrifici dei ragazzi, la voglia e la determinazione, i tifosi. Tutto questo è super importante. Le polemiche di Bergamo? Resto della mia idea. Io non sto giudicando se era rigore o no, parlo di uniformità di intenti e del protocollo VAR. Chiaro ed evidente errore: ci sono stati sia nel nostro campionato di quest’anno in Italia, sia in Champions League alcuni episodi molto simili, e il VAR non è intervenuto”.

Roma – Milan, le probabili formazioni

Roma (3-5-1-1): Svilar; Celik, Mancini, Ndicka; Saelemaekers, Cristante, Koné, Pisilli, Angelino; Soulé; Shomurodov
In panchina: Gollini, De Marzi, Hummels, Rensch, Abdulhamid, Salah-Eddine, Nelsson, Gourna-Douath, Paredes, Baldanzi, El Shaarawy
Allenatore: Ranieri
Indisponibili: Dybala, Pellegrini, Sangaré, Dovbyk
Squalificati: Nessuno

Milan (3-4-3): Maignan; Tomori, Gabbia, Pavlovic; Musah, Fofana, Reijnders, Jimenez; Pulisic, Jovic, Leao
In panchina: Sportiello, Torriani, Emerson Royal, Terracciano, Walker, Thiaw, Florenzi, Loftus-Cheek, Joao Felix, Abraham, Gimenez, Camarda, Sottil
Allenatore: Conceiçao
Indisponibili: Bondo, Chukwueze, Hernandez
Squalificati: Nessuno