Multata la Silver Ray dopo “l’inchino” ai Faraglioni di Capri (ma la cifra è irrisoria)

Non ci è bastato quanto successo con la Costa Concordia e l’ormai diventato tragicamente famoso “inchino” del capitano Vincenzo Schettino che ha portato al naufragio al largo dell’Isola del Giglio. È infatti accaduto di nuovo, in barba alla tutela delle coste italiane e alla sicurezza dei passeggeri: la nave da crociera di lusso Silver Ray,...

Mag 8, 2025 - 11:26
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Multata la Silver Ray dopo “l’inchino” ai Faraglioni di Capri (ma la cifra è irrisoria)

Non ci è bastato quanto successo con la Costa Concordia e l’ormai diventato tragicamente famoso “inchino” del capitano Vincenzo Schettino che ha portato al naufragio al largo dell’Isola del Giglio. È infatti accaduto di nuovo, in barba alla tutela delle coste italiane e alla sicurezza dei passeggeri: la nave da crociera di lusso Silver Ray, appartenente alla compagnia Silversea e battente bandiera delle Bahamas, ha effettuato un transito troppo vicino ai Faraglioni di Capri, scatenando polemiche e l’intervento delle autorità marittime.

Il passaggio, avvenuto il 3 maggio 2025, è stato documentato da video e foto amatoriali diffusi da attivisti ambientalisti, in particolare dal circolo caprese di Legambiente “Nabil Pulita”. L’imbarcazione lunga 244 metri avrebbe violato due ordinanze che impongono una distanza minima di 500 metri dalla costa: una emessa dalla Capitaneria di porto di Napoli, l’altra dal comando marittimo di Capri. Grazie al tracciamento tramite sistemi AIS di bordo e alla piattaforma informatica Pelagus, la Guardia Costiera è riuscita a ricostruire con precisione la rotta incriminata.

A seguito della verifica, è stata comminata una multa di 1.032 euro, cifra che appare quasi simbolica rispetto al valore della nave e al suo target di clientela, ma che rappresenta comunque una diffida ufficiale al rispetto delle norme di navigazione. Il comandante della nave sarà inoltre oggetto di un richiamo formale da parte dell’Autorità Marittima della Campania.

Serve maggiore tutela ambientale!

L’episodio ha rinfocolato le richieste di una maggiore tutela ambientale attorno all’isola, con inviti pressanti all’amministrazione comunale affinché si istituisca un’Area Marina Protetta anche a Capri, come già avvenuto nella vicina baia di Jeranto, dove si è registrato un significativo ripopolamento della fauna marina, inclusa la rara foca monaca.

Non è la prima volta che la Silver Ray finisce al centro delle polemiche: già in precedenza aveva causato disagi nel porto di Napoli, bloccando temporaneamente i collegamenti marittimi rapidi al molo Beverello. Il traffico provocato da queste navi di lusso, sebbene di dimensioni più contenute rispetto ai grandi colossi del settore, non può che sollevare interrogativi sulla sostenibilità e sulla pressione antropica in aree delicate.

Il caso della Silver Ray rappresenta un campanello d’allarme: servono regole più rigide, controlli costanti e una visione chiara su come bilanciare turismo di lusso e tutela del patrimonio naturale. Perché, in luoghi come Capri, la bellezza è un tesoro da rispettare, non da spettacolarizzare a tutti i costi.

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