Ora sì che Gemini funziona bene su iPad: c’è (finalmente) l’app nativa

Google ha appena dato un’importante svolta all’esperienza di Gemini su iPad, rilasciando un’app nativa che sfrutta appieno il display del tablet. Fino ad oggi, utilizzando Gemini su iPad la schermata veniva visualizzata in formato letterbox, con risultati non proprio eccellenti: tastiera troppo piccola e ridimensionamento non ottimizzato.

Ora supporta anche Split View

Con l’ultimo aggiornamento ((versione 1.2025.1770102), l’app Gemini sfrutta l’intero schermo dell’iPad sia in orientamento verticale che orizzontale. L’interfaccia è ora identica a quella delle versioni web e per Android tablet. Non che fino adesso l’app non potesse essere utilizzata su iPad, ma essendo tecnicamente progettata per iPhone, l’effetto non era sicuramente tra i migliori.

Nella nuova app, finalmente ottimizzata, la schermata iniziale è stata ripensata in chiave un po’ più minimalista: grazie allo spazio extra, le conversazioni risultano meno affollate e più leggibili. Inoltre, dal momento che ora è un’app nativa, Gemini supporta la modalità Split View, perfetta per lavorare in multitasking e aumentare la produttività.

Oltre al supporto iPad, l’aggiornamento include miglioramenti UI e correzioni di bug. Gli utenti iOS possono aggiungere Gemini alla schermata Home come widget, analogamente alla versione Android, per avere risposte rapide sempre a portata di tap.

Novità anche per la libreria multimediale: Gemini può ora collegarsi all’account Google Foto, facilitando l’analisi di immagini direttamente nell’app. Infine, la funzione Audio Overviews, che permette di generare podcast su documenti caricati, è stata estesa a oltre 45 lingue, dopo il debutto a marzo nella sola lingua inglese.

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