Moto3, colpo di scena: Matteo Bertelle out in Qatar dopo un grave infortunio
Sembrava l’inizio di una favola. Matteo Bertelle, astro nascente della Moto3, aveva trovato ritmo e fiducia con il team MTA in questo inizio di stagione 2025. Dopo tre gare sempre in lotta per il podio e con una prestazione maiuscola ad Austin — dove aveva conquistato il primo podio della carriera nella categoria — il […]

Sembrava l’inizio di una favola. Matteo Bertelle, astro nascente della Moto3, aveva trovato ritmo e fiducia con il team MTA in questo inizio di stagione 2025. Dopo tre gare sempre in lotta per il podio e con una prestazione maiuscola ad Austin — dove aveva conquistato il primo podio della carriera nella categoria — il 21enne italiano si era ormai inserito nella ristretta cerchia dei pretendenti al titolo.
A confermarlo ci sono i numeri: Bertelle è attualmente quarto in classifica generale con 40 punti, a pari merito con Adrian Fernandez e a soli 26 lunghezze dal capoclassifica Jose Antonio Rueda.
L’incidente che spezza il ritmo
Ma il destino ha voluto mettere una brusca pausa alle sue ambizioni. Domenica 6 aprile, in un incidente di cui non sono stati svelati i dettagli, Bertelle ha riportato la frattura della tibia destra e dell’omero sinistro.
Il team MTA ha diffuso una nota ufficiale, spiegando:
«Attualmente Matteo è ancora ricoverato in ospedale per ulteriori esami da parte dell’équipe medica. Siamo fiduciosi in una pronta guarigione e non vediamo l’ora di rivederlo in pista. Confermiamo che non sarà presente al GP del Qatar.»
Un duro colpo, soprattutto considerando che la stagione era partita con il piede giusto e che ogni gara rappresentava un tassello importante nella sua corsa al titolo.
Il Qatar resta stregato per Bertelle
Anche lo scorso anno, quando correva con il team Snipers, la gara di Lusail non aveva sorriso a Bertelle: allora fu costretto al ritiro. Il circuito qatariota, dunque, continua a essere un terreno ostico per il giovane pilota veneto.
Intanto, nella lotta al vertice della Moto3, Jose Antonio Rueda si conferma l’uomo da battere. Con due vittorie nelle prime tre gare, lo spagnolo ha imposto il proprio ritmo nella corsa al mondiale. L’unica eccezione? Angel Piqueras, vincitore in Argentina, che mantiene viva la sfida.