Mobility on demand: cos’è e perché è importante per il trasporto pubblico
La mobility on demand rivoluziona il trasporto pubblico adattandosi alle esigenze reali dei cittadini: flessibilità, efficienza e sostenibilità. Tra gli esempi più significativi, la piattaforma italiana Personalbus, recentemente rilanciata da Bluecube per conquistare il mercato L'articolo Mobility on demand: cos’è e perché è importante per il trasporto pubblico proviene da Economyup.

IL FOCUS
Mobility on demand: cos’è e perché è importante per il trasporto pubblico
La mobility on demand rivoluziona il trasporto pubblico adattandosi alle esigenze reali dei cittadini: flessibilità, efficienza e sostenibilità. Tra gli esempi più significativi, la piattaforma italiana Personalbus, recentemente rilanciata da Bluecube per conquistare il mercato

La mobility on demand, o trasporto a chiamata, è un modello di servizio che permette ai cittadini di prenotare un viaggio in tempo reale o con anticipo, adattando itinerari e orari alla domanda effettiva. Questo sistema, noto anche come DRT (Demand Responsive Transport), supera la rigidità del trasporto pubblico tradizionale, offrendo una soluzione più dinamica, capillare e sostenibile, soprattutto in contesti urbani periferici e aree rurali. Con l’aumento delle esigenze di personalizzazione e la crescente attenzione all’efficienza energetica, la mobilità on demand si sta affermando come un pilastro fondamentale delle strategie di smart mobility a livello globale.
Come funziona la mobility on demand: tecnologia e gestione
Alla base del sistema on demand vi è una piattaforma tecnologica in grado di connettere passeggeri, autisti e centrali operative. Gli utenti prenotano il servizio tramite app, indicando luogo, orario e destinazione. Un algoritmo centralizzato – spesso supportato da intelligenza artificiale e cloud computing – pianifica e ottimizza il percorso, tenendo conto delle richieste simultanee e delle disponibilità della flotta. Gli autisti ricevono le indicazioni aggiornate in tempo reale tramite tablet, mentre le centrali monitorano e gestiscono il servizio attraverso dashboard operative. Questo approccio consente una riduzione dei costi per gli operatori, minori tempi di attesa per i cittadini e una drastica diminuzione delle corse a vuoto.
4 esempi internazionali di mobility on demand
A livello internazionale, la mobility on demand si sta affermando in numerosi contesti urbani con progetti pionieristici che mostrano la versatilità del modello. A Helsinki, il servizio Kutsuplus (attivo fino al 2015) è stato uno dei primi esperimenti pubblici di trasporto a chiamata su larga scala, offrendo corse flessibili prenotabili tramite app. A Barcellona, il progetto AMB Bus a la Demanda serve le zone collinari difficilmente raggiungibili dai bus tradizionali, riducendo l’isolamento dei quartieri periferici. In Australia, la città di Sydney ha integrato diverse soluzioni on demand (come Bridj) nel suo sistema di trasporto pubblico, con corse a prenotazione attiva nelle ore non di punta. Negli Stati Uniti, Via è una delle piattaforme più note: operativa in città come New York e Washington DC, fornisce un servizio di ride-sharing a tariffa fissa, spesso in collaborazione con le municipalità per coprire “transit deserts”, ovvero aree poco servite dal trasporto pubblico tradizionale.
Un esempio italiano: la rinascita di Personalbus
Tra i casi più emblematici c’è Personalbus, piattaforma made in Italy nata nel 2011, che gestisce oggi oltre 60 sistemi di trasporto a chiamata in Italia e all’estero, tra cui Milano, Genova, Cagliari, la Valle d’Aosta e Varsavia. Recentemente acquisita da Bluecube, società milanese specializzata in information technology, Personalbus si prepara a una nuova fase di espansione. Il suo sistema integrato prevede quattro componenti principali: l’app per l’utente, un’interfaccia per gli autisti, un autoplanner automatizzato e una console operativa per i gestori. L’obiettivo dichiarato è diventare la soluzione di riferimento per il mercato italiano, con uno sviluppo futuro orientato verso tecnologie avanzate come microservizi e AI. Secondo Marco Montangero, responsabile della Business Unit Personalbus per Bluecube, questa piattaforma è in grado di rispondere con efficienza alle sfide della mobilità moderna, offrendo un servizio accessibile, flessibile e sostenibile.
Un’opportunità per città, aziende e cittadini
I servizi di mobilità on demand rappresentano una risposta concreta a numerose sfide del trasporto pubblico locale: razionalizzazione dei costi, copertura delle aree a bassa densità, riduzione delle emissioni, miglioramento dell’accessibilità. Non solo: trovano applicazione anche nella mobilità scolastica e aziendale, nei servizi turistici e nei collegamenti con centri commerciali o poli d’intrattenimento. Il caso Personalbus dimostra che è possibile coniugare innovazione tecnologica e adattabilità territoriale, valorizzando competenze locali e promuovendo un approccio consulenziale. In un contesto in cui le città puntano alla decarbonizzazione e al miglioramento della qualità della vita urbana, il trasporto a chiamata si propone come uno dei cardini di una mobilità davvero sostenibile e inclusiva.
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