Minniti attacca Bartolomei: "Si svegli e approvi il Patto per la Sicurezza"

L’ex assessore contro il suo successore: "Serve il protocollo di cui sono stato l’ideatore, già concordato nei contenuti con la Prefettura e la Questura".

Apr 23, 2025 - 06:10
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Minniti attacca Bartolomei: "Si svegli e approvi il Patto per la Sicurezza"

"Al nuovo assessore alla Sicurezza Salvadore Bartolomei non rimane che tirare fuori dal cassetto, svegliandosi dal torpore, e far approvare alla svelta il Patto per la Sicurezza di cui sono stato l’ideatore ed è stato concordato nei contenuti con Prefettura e Questura": con la Pasqua torna a farsi sentire dopo oltre un mese di silenzio, l’ex assessore Giovanni Minniti (nella foto) defenestrato a marzo, con contorno di polemiche, per la sua posizione nella vicenda dell’immobile di Antraccoli destinato a ospitare famiglie in emergenza abitativa. Minniti, che aveva le deleghe al Sociale e alla Sicurezza e che è ancora dentro la Lega, attacca frontalmente il suo successore, così come aveva già fatto all’indomani della sua sostituzione, sulla gestione di entrambe le deleghe. A cominciare dalla questione della sicurezza, che nel suo mandato era stata al centro di polemiche, ma che Minniti rivendica dopo il drammatico accoltellamento di via del Battistero.

"La drammatica vicenda dell’accoltellamento – scrive – ripropone il tema della necessaria attività di prevenzione delle attività criminali svolta egregiamente da Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri ed alla quale ha attivamente contribuito anche la Polizia Municipale di Lucca quando ero assessore alla sicurezza. In tal senso, si collocavano le misure da me volute e realizzate quali le modifiche al Regolamento di Polizia Urbana con l’introduzione del Daspo, la costituzione dell’unica unità cinofila antidroga presente in città a disposizione anche delle altre forze di Polizia, la videosorveglianza e l’estensione del controllo del vicinato in molte zone tra le quali Pieve Santo Stefano, le convenzioni con Fox per la movida e con l’associazione dei Carabinieri in congedo per il controllo dei mercati e il contrasto del degrado in città, l’acquisto di body cam per i vigili urbani e il concorso per assumere agenti della Polizia Municipale che ha portato l’organico ai livelli previsti dalla legge".

Ma Minniti torna anche sulla vicenda di Antraccoli, tornando ad accusare il dirigente comunale al Sociale Lino Paoli e chiedendo a Bartolomei di prendere una decisione in merito. "Comprendo – aggiunge – che qui la situazione è molto delicata: se la determina è sbagliata occorrerà prendere provvedimenti a carico del dirigente al Sociale che però è benvoluto dalla sinistra ed è intoccabile; se la determina rimarrà così come è oppure se verrà marginalmente modificata questo significa che Minniti aveva ragione e che la fronda nei suoi confronti è stata organizzata solo per assicurare il posto di assessore e lo stipendio a un soggetto che di suo non ha portato nemmeno un voto a Pardini e che addirittura era contrario alla sua candidatura alla carica di sindaco. In questa vicenda l’immobilismo, il non fare nulla, lo starsene con le mani in mano nella speranza che il tempo accomodi tutto è controproducente: Bartolomei deve agire sia per il rispetto dovuto ad una istituzione prestigiosa come la Misericordia che non meritava di essere tirata in ballo in una polemica meschina sia per evitare un danno economico al Comune di cui potrebbe essere responsabile qualora decidesse di ridurre il numero di utenti da collocare ad Antraccoli. Infatti, gli importi riconosciuti a favore del sodalizio con la determina di febbraio sono dovuti per tutto il 2025 e più il tempo passa e a maggior ragione se si riduce il numero dei beneficiari il rischio di danno erariale si concretizza sempre di più".

Fabrizio Vincenti