Emergenza sepsi al S.Luca. Ma è solo una simulazione

Coinvolto il personale del 118, della Rianimazione e del Pronto Soccorso. Formare per prevenire contro una patologia con rischio di mortalità. .

Apr 23, 2025 - 06:10
 0
Emergenza sepsi al S.Luca. Ma è solo una simulazione

L’ospedale di Lucca rinnova il suo impegno verso la sicurezza del paziente attraverso una simulazione clinica avanzata in situ, dedicata all’identificazione precoce e alla gestione della sepsi. L’iniziativa si è svolta lo scorso 16 aprile, nella sede del Pronto soccorso del San Luca, coinvolgendo medici, infermieri e operatori sanitari in scenari clinici realistici ispirati a casi difficili.

Il personale del 118, del Pronto soccorso e della Rianimazione ha quindi effettuato la simulazione all’interno degli ambienti reali del PS, grazie all’impiego del simulatore portatile e alla presenza di un team di facilitatori esperti di simulazione in situ, guidati dalla direttrice della Medicina d’urgenza di Santa Maria Annunziata di Firenze Germana Ruggiano. La sepsi è una patologia tempo-dipendente con rischio significativo di mortalità, che scaturisce dall’aggravamento di un’infezione e che richiede riconoscimento immediato e trattamenti clinici tempestivi. L’obiettivo della simulazione è rafforzare sia le competenze tecniche, come l’applicazione tempestiva del percorso diagnostico terapeutico della sepsi, che quelle non-tecniche, fondamentali in situazioni di emergenza: comunicazione efficace, leadership, monitoraggio della situazione e supporto reciproco.

“Allenare il team sanitario nell’ambiente reale di lavoro su scenari critici - sottolinea la direttrice del Pronto soccorso di Lucca Fabiana Frosini - ci consente di affinare sia le competenze cliniche che quelle relazionali. È infatti proprio l’integrazione tra abilità tecniche e non tecniche che garantisce una risposta rapida, coesa ed efficace, migliorando significativamente gli esiti per il paziente”. Questa importante iniziativa rientra nel programma di formazione mediante simulazione dell’Azienda USL Toscana nord ovest. “La simulazione in situ, cioè all’interno degli ambienti reali - evidenzia il direttore dell’unità operativa aziendale Sicurezza dei pazienti Tommaso Bellandi, anche responsabile scientifico dell’evento - ci permette di rafforzare le competenze dei gruppi di lavoro nell’affrontare le situazioni critiche realistiche, di migliorare le interazioni tra le persone, con le tecnologie sanitarie e con le procedure effettivamente in uso“.