Mi trasferisco a Tel Aviv: Tra il sole del Mediterraneo e l’energia dell’innovazione

Quando ho deciso di trasferirmi a TEL AVIV, sapevo che mi attendeva un cambiamento radicale. Ma quello che non potevo ancora immaginare era quanto questa città mi avrebbe travolto con la sua vitalità incessante, la sua luce accecante, e quella mescolanza di antico e futuro che riesce a vivere solo qui, sul bordo orientale del […] Mi trasferisco a Tel Aviv: Tra il sole del Mediterraneo e l’energia dell’innovazione

Apr 22, 2025 - 18:49
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Mi trasferisco a Tel Aviv: Tra il sole del Mediterraneo e l’energia dell’innovazione
Quando ho deciso di trasferirmi a TEL AVIV, sapevo che mi attendeva un cambiamento radicale. Ma quello che non potevo ancora immaginare era quanto questa città mi avrebbe travolto con la sua vitalità incessante, la sua luce accecante, e quella mescolanza di antico e futuro che riesce a vivere solo qui, sul bordo orientale del MAR MEDITERRANEO. Dove si trova Tel Aviv e com’è il suo territorio TEL AVIV si affaccia direttamente sulla costa ovest di ISRAELE, lambita dal MEDITERRANEO, e fa parte della più ampia area metropolitana conosciuta come GUSH DAN, il cuore pulsante del paese. A differenza di molte altre metropoli israeliane, qui il paesaggio è relativamente pianeggiante, il che rende la città incredibilmente accessibile a piedi o in bicicletta. Quartieri come Neve Tzedek, con le sue case basse e colorate, sembrano usciti da un film, mentre grattacieli e torri ultramoderne si stagliano all’orizzonte come simboli di una modernità irrefrenabile. Il mare è una presenza costante. L’acqua salmastra, il profumo dell’aria e il suono delle onde mi accompagnano ogni giorno, anche quando cammino tra le vie affollate del Mercato Carmel o nel quartiere artistico di Florentin. La sabbia fine delle spiagge cittadine — come quelle di Gordon Beach, Banana Beach o Hilton Beach — mi ha già conquistato. Qui, il tempo sembra distendersi con la stessa morbidezza delle onde che si infrangono leggere sulla riva. Il clima: sole, calore e luce Il clima mediterraneo di TEL AVIV è uno degli aspetti che mi ha attratto di più. Inverni miti e estati calde e secche, con temperature che spesso sfiorano i 35°C tra luglio e settembre, creano l’ambiente ideale per vivere all’aria aperta. E non si tratta solo di una piacevole condizione meteorologica: questo clima influisce profondamente sul modo in cui si vive qui. I caffè sono pieni tutto l’anno, i parchi ospitano famiglie e gruppi di amici fino a tarda notte, e le spiagge sono vissute con una naturalezza che in Italia riserviamo solo al periodo estivo. La luce di Tel Aviv è diversa. Più intensa, più calda. C’è qualcosa nel modo in cui il sole si riflette sui palazzi bianchi del Bauhaus Center o sulle onde del mare che sembra voler imprimere ogni istante nella memoria, rendendo ogni giorno più vivido. Economia e lavoro: la “Start-up Nation” TEL AVIV è il cuore economico e tecnologico di ISRAELE. Lo chiamano il “Silicon Wadi”, la versione mediorientale della Silicon Valley, ed è facile capire perché. Ogni volta che mi siedo in un coworking space, mi trovo circondato da imprenditori, programmatori, designer e innovatori provenienti da ogni parte del mondo. Le conversazioni sono un mix vibrante di ebraico, inglese e francese, spesso inframmezzate da qualche parola in russo o in spagnolo. Qui il concetto di lavoro è fluido, moderno, orientato al risultato più che all’orario. Le aziende più affermate come Wix, Mobileye, Check Point, e Fiverr, hanno tutte sede qui, ma è il fermento delle piccole start-up a dare il ritmo alla città. Io stesso, italiano e con un background nel marketing digitale, ho trovato subito terreno fertile per offrire le mie competenze. Il mercato del lavoro richiede flessibilità, spirito d’iniziativa e una buona conoscenza dell’inglese (l’ebraico è un plus, ma non essenziale all’inizio). I settori più attivi includono cybersecurity, intelligenza artificiale, fintech, e ovviamente il turismo e la ristorazione, che qui non conoscono stagioni morte. Vita quotidiana e cultura: tra Occidente e Medio Oriente La quotidianità a TEL AVIV è tutto fuorché noiosa. La città non dorme mai. Di giorno, l’energia è tangibile nelle strade, nei mercati, nei coworking, nei tram veloci che la attraversano. Di notte, esplode nei bar sul rooftop, nelle discoteche del porto, nei concerti all’aperto che si susseguono soprattutto in primavera ed estate. Culturalmente, TEL AVIV è un crocevia vivace e inclusivo. Ospita eventi internazionali, festival cinematografici, esposizioni d’arte contemporanea e una delle scene LGBTQ+ più dinamiche del mondo. Camminando lungo Rothschild Boulevard o in Allenby Street, si ha davvero l’impressione che ogni identità, ogni stile di vita, abbia qui il proprio spazio. Mi sono anche sorpreso a scoprire la ricchezza della cucina israeliana. Piatti come il falafel, lo shakshuka, l’hummus e il sabich sono diventati parte integrante della mia dieta quotidiana. Ma ciò che davvero colpisce è la qualità e la varietà dei ristoranti internazionali, che riflettono la multiculturalità della città. Vivere da italiano a Tel Aviv: adattarsi e sentirsi a casa All’inizio, ammetto che non è stato facile. I ritmi sono frenetici, i prezzi piuttosto elevati (soprattutto per quanto riguarda gli affitti), e il sistema sanitario e burocratico richiede pazienza. Ma c’è anche una forte comunità italiana e moltissimi expat europei pronti a darti una mano. Trovare casa non è stato semplice, ma quartieri come Lev HaIr, Basel, o Jaffa Nord offrono un buon compromesso tra posizione, fascino e vivibilità. Personalmente, ho scelto Jaffa, l’antica città araba adiacente a Tel Aviv: un luogo dove storia e modernità si intrecciano in modo unico, tra moschee, chiese e caffè hipster. I trasporti pubblici, seppur migliorabili, coprono bene la città e le biciclette elettriche sono ovunque. E poi c’è l’atmosfera: la sensazione di libertà, di apertura mentale, di poter reinventarsi in un luogo dove tutto sembra possibile. Un’esperienza che ti cambia Trasferirmi a TEL AVIV mi ha costretto a rimettere in discussione abitudini, certezze, e anche il mio modo di vedere il mondo. Qui convivono tensioni geopolitiche e un amore incondizionato per la vita, in una danza continua tra precarietà e creatività. Ma è proprio in questo equilibrio instabile che ho trovato un’energia nuova. In questa città-laboratorio, dove le idee si trasformano in realtà con una rapidità impressionante, sento che anche io posso riscrivere la mia storia, giorno dopo giorno.

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