“Mi dispiace non essere lì con voi”: Nanni Moretti lascia l’ospedale e si collega da casa per commentare il suo film cult “Ecce Bombo” restaurato
Dopo il ricovero d’urgenza per infarto, Nanni Moretti, appena dimesso dall’ospedale San Camillo di Roma, telefona da casa, a sorpresa, in viva per salutare i presenti al Festival “Custodi dei Sogni – I tesori della Cineteca Nazionale”. Un intervento del regista del tutto inaspettato e gradito nella giornata conclusiva. La telefonata è stata messa in […] L'articolo “Mi dispiace non essere lì con voi”: Nanni Moretti lascia l’ospedale e si collega da casa per commentare il suo film cult “Ecce Bombo” restaurato proviene da Il Fatto Quotidiano.

Dopo il ricovero d’urgenza per infarto, Nanni Moretti, appena dimesso dall’ospedale San Camillo di Roma, telefona da casa, a sorpresa, in viva per salutare i presenti al Festival “Custodi dei Sogni – I tesori della Cineteca Nazionale”. Un intervento del regista del tutto inaspettato e gradito nella giornata conclusiva. La telefonata è stata messa in diffusione dal responsabile dei restauri del CSC – Cineteca Nazionale con la Casa del Cinema per accompagnare l’introduzione della prima proiezione romana del restauro di “Ecce bombo”, girato nel 1977.
“Mi dispiace non essere lì con voi – ha detto Moretti – La prima cosa da dire è che non mi aspettavo tutto quel successo. Forse c’era dentro qualcosa che a me sfuggiva, forse la mia era una generazione considerata troppo ideologica, troppo seriosa, incapace di ridere di se stessa, forse è questo il motivo del successo, però è un film anche doloroso”.
“Prima dell’uscita di un film nelle sale, – ha ricordato Moretti – un regista lo vede in piccole salette private. Ricordo bene una proiezione di ‘Ecce bombo’ in una saletta del quartiere Prati alla presenza del mio montatore e del produttore Mario Gallo. Usciti dalla proiezione andammo a passeggiare e il produttore mi disse di considerare ‘Ecce bombo’ come quei figli più problematici. Come quel figlio che ti dà più pensieri degli altri!”.
Poi ha continuato: “Non mi aspettavo quel successo quindi per due ragioni: da una parte appunto perché era un film doloroso. Eppure notai che il pubblico al tempo continuava a ridere anche quando non ce ne era bisogno. Ad esempio quando il personaggio di Mirko parla di una ragazza, e commenta ‘è schizofrenica’, tutto il pubblico rideva anche se non ce ne era motivo! L’ho rivisto a fine agosto 2024 alla Mostra del cinema di Venezia e ho notato che il pubblico di ragazzi per fortuna non rideva a quella scena. Adesso viene accettato anche lato doloroso del film”.
Un altro motivo “a per cui non mi spettavo questo successo è che ero cosciente di raccontare una piccolissima porzione di realtà: giovani, piccoli-medio borghesi, romani, di sinistra, anzi di estrema sinistra che hanno lasciato la militanza politica, era una porzione di realtà minuscola – ha sottolineato – non pensavo poi ci fosse questa corsa all’identificazione”.
La trama di “Ecce Bombo” – “Il film descrive le giornate di Michele, studente universitario, i suoi rapporti con i genitori e la sorella Valentina, quelli con le ragazze e la sua vita di gruppo. Vediamo lui e i suoi amici discutere del più e del meno ai tavoli di un bar o parlare dai microfoni di una radio privata. Tante le discussioni suscitate nella famiglia di Michele dalla decisione di Valentina di partecipare all’occupazione di una scuola, alla bizzarra corte che Michele fa alla ragazza di un suo amico, ai tentativi del giovane e dei suoi compagni di aiutare una schizofrenica, Olga, a vincere la sua malattia, a una stravagante sessione d’esami, a sedute collettive di autocoscienza e di autoconfessione” (da Cinematografo)
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