
Nel panorama
meteo europeo, un evento cruciale ha segnato un vero spartiacque stagionale: stiamo parlando del
Final Warming, verificatosi attorno al 12 Marzo. Questo fenomeno atmosferico, che corrisponde alla
disgregazione definitiva del vortice polare stratosferico, non è semplicemente un indicatore dell’avvicinarsi della bella stagione. Al contrario, rappresenta
una trasformazione profonda delle dinamiche meteorologiche su scala emisferica, capace di modificare assetti barici e circolazioni a lungo termine. Quest’anno, la sua comparsa in anticipo rispetto alla media climatica ha creato
le condizioni ideali per un ingresso prorompente dell’Anticiclone Africano già a cavallo tra gli ultimi giorni di Aprile e Maggio. Entro i primi giorni del prossimo mese, l’
alta pressione nordafricana comincerà ad espandersi con forza verso il
bacino centrale del Mediterraneo,
abbracciando progressivamente tutta l’Italia. Si tratta di una
struttura atmosferica solida e compatta, alimentata da masse d’aria molto calde in arrivo dal deserto del
Sahara. Questa situazione contribuirà ad un
quadro meteo decisamente stabile, caratterizzato da
cieli sgombri da nubi,
assenza quasi totale di precipitazioni e
temperature fuori scala per il periodo.
Le regioni centro-meridionali italiane, e in particolare le aree interne della
Sardegna, della
Sicilia, della
Calabria e della
Puglia, sperimenteranno
valori termici che superano abbondantemente i 30°C. In zone interne come
il nuorese,
l’entroterra siciliano o la
piana di Foggia, la
colonna di mercurio si avvicinerà addirittura ai 33-34°C, valori tipici di una piena estate. Nelle ore centrali del giorno, l’aria si presenterà
molto secca e i venti in quota, di provenienza subtropicale,
accentuano la sensazione di caldo torrido. Temperature sopra media e partenza di scenari estivi in anticipo sulla tabella di marcia Ma non è tutto:
anche il Nord Italia, solitamente più variabile in primavera, si troverà coinvolto, seppur con effetti attenuati.
Lombardia,
Piemonte e
Liguria potrebbero assistere al transito di
lievi velature o nubi alte, con qualche
isolato fenomeno di instabilità pomeridiana, più che altro concentrato lungo i rilievi alpini. Tuttavia,
la compattezza dell’anticiclone rende molto difficile l’ingresso di correnti atlantiche. Eventuali temporali si manifesterebbero in forma localizzata e rapida, ma
con potenziale di forte intensità a causa dell’energia accumulata nei bassi strati atmosferici. Il quadro meteo per maggio 2025 appare quindi
fortemente sbilanciato verso un’anticipazione dell’estate, sia dal punto di vista termico che da quello della circolazione atmosferica.
La primavera, con il suo alternarsi di piogge e sole, sembra destinata a lasciare il passo a una lunga fase di stabilità calda e secca. Un assetto che, in assenza di significative incursioni perturbate, potrebbe
prolungarsi ben oltre la metà del mese, replicando scenari meteo già vissuti in annate eccezionali come il
2009 e il
2017.
Meteo: dal Final Warming al grande caldo pronto a partire a Maggio