Meta lavora ai nuovi Ray-Ban con riconoscimento facciale

I nomi in codice sono Aperol e Bellini. Due i problemi da affrontare: la privacy e la durata delle batterie. L’articolo Meta lavora ai nuovi Ray-Ban con riconoscimento facciale è tratto da Forbes Italia.

Mag 12, 2025 - 16:02
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Meta lavora ai nuovi Ray-Ban con riconoscimento facciale

Aperol e Bellini sono i nomi in codice dei nuovi Ray-Ban in preparazione presso Meta. Due aperitivi italiani che rischiano di alzare il tasso alcolico digitale di milioni di utenti pronti a sposare questa l’novità lanciata dall’azienda dal giorno in cui il ceo, Mark Zuckerberg, ha iniziato a costruire business intorno al suo modello aperto di intelligenza artificiale generativa Llama 4, lanciato ad aprile.

La notizia, anticipata dal sito The Information, si basa su un software di “visione super-sensing” sviluppato internamente. Scannerizzare i visi intorno a noi, come in una storia di Philip K. Dick tipo Minority Report, sarà possibile.

I nuovi occhiali Ray-Ban Meta

In vista di questo lancio il gigante di Menlo Park ha anche aggiornato i processi di valutazione del rischio per ragioni di privacy e sicurezza. “Ehi Meta, avvia l’intelligenza artificiale in diretta” è l’ordine che il modello di IA deve ricevere per attivare la funzione riconoscimento dei volti intorno a noi, magari a una festa. E questo contesto festaiolo potrebbe aver ispirato i nomi in codice scelti per i test interni in corso.

Questo ‘super rilevamento’ offre anche funzioni più ampie: mantenendo sensori e telecamere sempre attivi, può tenere traccia di tutto quello che facciamo grazie all’IA. Il discusso Recall di Microsoft fa la stessa cosa, ma in ambito pc e laptop. Trattiene le immagini di tutte le schermate che l’utente apre, ma può essere disattivato.

Aperol e Bellini ci aiuteranno anche ricordare le cose da fare in giornata, una sorta di segretaria virtuale sul nostro naso.

La questione privacy

Il limite è sempre la durata delle batterie. Ma Meta ha pensato anche a questo: i team di sviluppo stanno lavorando ad una nuova versione degli occhiali e, si dice, anche a cuffie con telecamera, che avrebbero una batteria di lunga durata, visto che l’uso di IA, onnivora di energia, riduce drasticamente a mezz’ora la durata delle batterie attualmente in dotazione. Quando un volto viene riconosciuto, potrebbe essere collegato ai dati che l’IA ha accumulato in memoria: indirizzo, mail, telefono. E qui i problemi di privacy diventerebbero una ricca materia per il garante.

Alcuni problemi potrebbero sorgere davanti a questa innovazione. Chi indossa i Ray-Ban Meta ha la facoltà di disattivare la funzione di riconoscimento facciale. Ma chi sta nella stanza o per strada non può impedire di essere scannerizzato. Inoltre, la piccola luce led bianca che si accende sugli attuali device quando sono in azione potrebbe addirittura sparire nella nuova versione, secondo alcuni analisti che si occupano di privacy.

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L’articolo Meta lavora ai nuovi Ray-Ban con riconoscimento facciale è tratto da Forbes Italia.