Mercati emergenti: opportunità su azioni, bond e valute secondo Goldman Sachs
Goldman Sachs intravede nuove opportunità sui mercati emergenti nel 2025, grazie a valutazioni contenute per l'azionario, rally dei bond locali e rimbalzo delle valute. Rischi macro ancora presenti, ma una selezione attenta può offrire extra rendimento su azioni, credito sovrano e forex.

Le azioni dei mercati emergenti (EM) hanno mostrato una resilienza sorprendente nel 2025, battendo sia l'S&P 500 (-5%) sia i propri beta storici rispetto ai tassi Usa. Come si legge in un report di Goldman Sachs, l’indice MSCI EM ha registrato un rialzo del 6% da inizio anno, favorito dalla riduzione dei premi per il rischio e da segnali positivi sul fronte commerciale globale.
Goldman Sachs sottolinea come la combinazione di valutazioni più contenute (forward P/E a 12x) e un posizionamento ancora leggero degli investitori offra margini per ulteriori rialzi, specialmente in uno scenario di indebolimento del dollaro.
Nel comparto del reddito fisso, Goldman Sachs evidenzia come il 2025 rappresenti uno dei migliori inizi d’anno per i mercati locali emergenti degli ultimi dieci anni.
Il rally, trainato da un dollaro più debole e dal calo delle materie prime, ha coinvolto sia i mercati ad alto rendimento (come Brasile, Sudafrica e Colombia) sia quelli a basso rendimento (come Corea e Cile).
Tuttavia, Goldman Sachs avverte che l’outlook resta fragile: il rischio di recessione globale è ancora elevato e potrebbe innescare una correzione, specialmente nei segmenti più rischiosi.
Le valute dei mercati emergenti hanno recuperato terreno contro il dollaro, come evidenziato da Goldman Sachs, grazie a un mix di miglioramento della fiducia sulla Cina e flussi di rimpatrio da parte degli esportatori asiatici.
Tuttavia, Goldman Sachs avverte che l’elevata incertezza sui rischi recessivi globali potrebbe limitare ulteriori apprezzamenti. In particolare, il real brasiliano (BRL), il won coreano (KRW) e il ringgit malese (MYR) appaiono tra le divise più interessanti nel breve periodo.
Nel mercato del credito sovrano, Goldman Sachs indica che l’allargamento recente degli spread ha migliorato le valutazioni complessive, ma avverte che i rischi rimangono significativi.
La banca Usa consiglia selettività, privilegiando emittenti come Polonia, Ungheria e Uruguay nel segmento investment grade, e Jamaica nel segmento high yield. Goldman Sachs evidenzia che spread ancora sensibili al prezzo del petrolio e alla volatilità dei tassi Usa richiedono una gestione attenta del rischio in portafoglio.