Meloni: “L’Italia al 2% del Pil per la difesa nel 2025. Premierato madre di tutte le riforme”
La premier punzecchia Renzi: “Dimissioni in caso di bocciatura del referendum? Non farei mai niente che abbia già fatto lei”

Roma, 7 maggio 2025 – Difesa, premierato, dimissioni in caso di bocciatura del referendum. Sono questi i temi toccati dalla premier Meloni rispondendo al question time al Senato.
Difesa
"L'Italia finalmente raggiungerà" il target del 2% del Pil per la difesa "nel corso del 2025 perché c'è un governo che sa che mantenere gli impegni presi". L'Italia, ha spiegato la presidente del Consiglio, intende rilanciare "la traiettoria di potenziamento delle nostre capacità di difesa" inserendo nel computo delle spese rilevanti "quelle voci che sono in linea con i parametri dell'Alleanza atlantica che altre Nazioni già considerano". "Spese - ha puntualizzato Meloni - che rientrano nell'approccio allargato multidimensionale della difesa". Un percorso "coerente", secondo la premier, con il programma di governo con il quale la maggioranza "si è presentata agli italiani, perché senza difesa non c'è sicurezza e senza sicurezza non c'è libertà".
Premierato
"Il premierato sta andando avanti, continuo a considerarla la madre di tutte le riforme. Non dipende da me ma dal Parlamento, ma sicuramente la maggioranza è intenzionata a procedere spedita su questa riforma, come sulla riforma della giustizia". E’ la replica di Meloni all'interrogazione del senatore di Italia Viva Matteo Renzi.
Referendum
"Sui dossier strategici abbiamo ereditato alcune situazioncine abbastanza compromesse che stiamo cercando di sistemare, una ad una", risponde ancora la premier a Renzi che vantava di aver lasciato una situazione migliore al governo che gli succedette rispetto alle attuali performance del governo Meloni.
"Mi ha chiesto di dimissioni in caso di bocciatura del referendum. Lo farei anche volentieri, ma non farei mai niente che abbia già fatto lei”, ha poi detto Meloni a Renzi.