Marina Rei: ecco la tracklist del nuovo disco “Niente amore”

Marina Rei torna con un album di inediti, dal titolo Niente amore (OTR / Ada Music Italy). Il disco, disponibile dal 16 maggio 2025, esce a distanza di una settimana dalla pubblicazione del singolo Noi che sappiamo perdonarci.

Niente amore, prodotto da Riccardo Sinigallia, è un disco che coniuga delicatezza e forza emotiva. A dispetto del titolo, l’album non è affatto una negazione del sentimento; anzi, è la sua ricerca continua e necessitata. Nelle canzoni, la passione domina. In questo viaggio musicale, fatto di 9 tracce, Marina Rei racconta il vissuto degli ultimi anni. La produzione musicale accompagna e amplifica la voce dell’artista, rendendo ogni brano una narrazione emotiva. Le canzoni si muovono tra il personale e l’universale, creando una tensione narrativa.

Niente amore, pur non rinunciando alla classicità della forma-canzone, propone ballate intime, ritmi pulsanti, elegante elettronica e inserti quasi cinematici. Le singole canzoni costruiscono una narrazione tra soul d’autore, suggestioni elettroniche e poesia sonora.

La TRACKLIST del nuovo album “Niente amore” di Marina Rei

Domenica dicembre
Arrivo sempre dopo
Se voglio da bere
Noi che sappiamo perdonarci
Mi mancherai
Niente amore
Voglio amare tutti
Leggero
Ancora un altro giorno

Il disco Niente amore si apre con Domenica dicembre, un pezzo elegiaco in cui il lutto diventa sogno e carezza. Il secondo brano della tracklist, Arrivo sempre dopo, nasce da una poesia di Beatrice Zerbini ed è una confessione tagliente sul senso di inadeguatezza, detta con la voce spezzata di chi ha imparato a salvarsi tardi.

Se voglio da bere è uno dei brani più viscerali, dove la femminilità si mostra nella sua nudità impavida. Noi che sappiamo perdonarci, primo estratto dal disco, parla dell’amore che resiste, del compromesso emotivo, e dell’ostinazione tenera del ricominciare.

Mi mancherai canta un addio senza finzioni. La title track è un piccolo manifesto: l’assenza non è mancanza, ma nuovo inizio. Voglio amare tutti scardina i codici affettivi convenzionali: esplicita una visione alternativa dei legami, fluida e non possessiva, “come si amano i figli, i fratelli, i ricordi felici”. Leggero è invece un inno alla fragilità che diventa slancio.

Il disco si chiude con Ancora un altro giorno, che è una sorta di un abbraccio quieto, dove la memoria ha il volto di chi ci ha fatto sentire vivi.

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