Legge concorrenza, intesa con la Ue per un testo leggero
Verso il consiglio dei ministri. Possibili interventi su professioni (agenti immobiliari) e commercio (ambulanti e vendite promozionali) Sono già lontani i tempi in cui la legge annuale per la concorrenza finiva per accogliere interventi nei più disparati campi dell’economia. Il nuovo provvedimento allo studio del governo sarà particolarmente leggero, come di fatto concordato nelle settimane […] L'articolo Legge concorrenza, intesa con la Ue per un testo leggero proviene da Iusletter.

Verso il consiglio dei ministri. Possibili interventi su professioni (agenti immobiliari) e commercio (ambulanti e vendite promozionali)
Sono già lontani i tempi in cui la legge annuale per la concorrenza finiva per accogliere interventi nei più disparati campi dell’economia. Il nuovo provvedimento allo studio del governo sarà particolarmente leggero, come di fatto concordato nelle settimane scorse con i funzionari della Commissione europea.
Si tratta di un disegno di legge, coordinato dal ministero delle Imprese e del made in Italy, che dovrebbe essere esaminato dal consiglio dei ministri nell’arco di qualche settimana, una volta sciolti gli ultimi nodi tecnici su alcuni punti più delicati. Negli ultimi mesi si sarebbe lavorato in particolare su alcuni interventi che toccano l’ambito delle professioni e del commercio, anche se difficilmente entreranno misure di grande impatto.
Va ricordato che la predisposizione di una legge annuale è prevista come obbligo dal Pnrr, sebbene i tempi estremamente lunghi di approvazione in Parlamento abbiano prodotto un costante slittamento delle scadenze. Ora il governo dovrà almeno riuscire a fare entrare in vigore eventuali provvedimenti attuativi entro la fine del 2025. Per quest’anno il Pnrr, a differenza di quanto avvenuto per le precedenti leggi annuali, non indica settori prioritari ma non bisogna dimenticare che nell’ultima Raccomandazione Paese la Commissione europea aveva messo in rilievo che l’Italia dovrebbe fare molto di più su professioni e commercio.
Nel primo caso, al momento la misura più concreta dovrebbe riguardare gli agenti immobiliari per rispondere alle sollecitazioni della Ue che riguardavano vari ambiti: le attività riservate in via esclusiva a questa professione, i requisiti relativi alla durata della formazione obbligatoria ai fini della qualifica, la mancanza di percorsi alternativi per accedere alla professione, le restrizioni in materia di partecipazione azionaria e di diritti di voto, le norme di incompatibilità. Su questi punti, in occasione dell’approvazione della precedente legge, era stato approvato alla Camera un ordine del giorno presentato per FdI da Tommaso Foti (nominato successivamente ministro egli Affari Ue). Per quanto riguarda il commercio, il confronto con le associazioni di settore non è stato finora agevole. Si sarebbe discusso di una maggiore liberalizzazione delle vendite promozionali e dei saldi, misure che erano uscite all’ultimo momento dalle bozze della legge concorrenza del 2022 proprio per le resistenze delle associazioni di settore. Un’ipotesi, da verificare però nelle prossime settimane, è che ora si possa recuperare un intervento almeno per le vendite promozionali.
Resta poi in sospeso la lunga questione delle concessioni per il commercio ambulante. Le mancate gare sono al centro di una procedura di pre-infrazione europea e le proroghe sono state anche oggetto di rilievi da parte del presidente della Repubblica. Tuttavia, prima di correggere il quadro normativo sulla base di un possibile accordo con Bruxelles per limitare le proroghe fino a settembre 2027 (rispetto all’attuale termine del 2032), il ministero vorrebbe raggiungere un’intesa con rappresentanti di categoria, Regioni e Comuni sulle linee guida per la predisposizione dei futuri bandi di gara. Obiettivo che finora si è rivelato impossibile: in Conferenza Unificata non è arrivato l’assenso delle Regioni che, in alcuni casi anche per la maggiore sensibilità alle rivendicazioni delle associazioni di settore, vorrebbero far pesare di più le loro competenze in fase di pianificazione generale delle nuove concessioni.
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