Dalle imprese familiari l’assist per la crescita dei territori

In tutta Italia sono 367, il 60% delle quali è concentrato in tre regioni: Lombardia, Lazio e Piemonte. Universo importante, quello delle Fondazioni, a cui la cattedra Aidaf-EY dell’Università Bocconi dedica un approfondimento particolare, commissionato dal Family Business Forum previsto l’8 e il 9 maggio ad Arezzo. Focus che riguarda nello specifico le realtà familiari, […] L'articolo Dalle imprese familiari l’assist per la crescita dei territori proviene da Iusletter.

Mag 6, 2025 - 12:33
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Dalle imprese familiari l’assist per la crescita dei territori

In tutta Italia sono 367, il 60% delle quali è concentrato in tre regioni: Lombardia, Lazio e Piemonte.

Universo importante, quello delle Fondazioni, a cui la cattedra Aidaf-EY dell’Università Bocconi dedica un approfondimento particolare, commissionato dal Family Business Forum previsto l’8 e il 9 maggio ad Arezzo.

Focus che riguarda nello specifico le realtà familiari, a cui nel caso delle Fondazioni è riconducibile il 40% del totale.

Un primo aspetto rilevante riguarda una diversa presenza femminile: nelle fondazioni di famiglia oltre il 60% delle cariche apicali è ricoperto da una donna, contro il 46% nelle fondazioni non di famiglia. Là dove questo accade, nelle fondazioni di famiglia, si tratta di una donna appartenente alla famiglia in oltre l’80% dei casi.

L’analisi mette in evidenza anche l’impatto che le aziende familiari hanno sui territori. Dati raccolti sfruttando gli obblighi di comunicazione previsti dalla normativa, direttiva Ue recepita in Italia che rende necessaria per le aziende maggiori la redazione di una Dichiarazione Non Finanziaria a corredo dei numeri di bilancio, per evidenziare l’impegno messo in campo al servizio di sostenibilità ambientale, inclusione ed equità sociale.

L’universo preso in esame in questo caso è di 210 soggetti, analizzati in base alla tipologia di assetto proprietario, distinguendo tra imprese familiari (96 aziende), non familiari (76) e banche-assicurazioni (38).

Realtà che nel complesso controllano 71 fondazioni, situazione che coinvolge oltre la metà delle banche/assicurazioni, un terzo delle aziende non familiari, poco meno di un quarto di quelle familiari.

Rispetto all’edizione precedente, gli investimenti totali di questo universo nell’ambito delle comunità e del territorio di riferimento aumentano nel complesso di 40 milioni di euro, arrivando a quota 720 milioni.

Una crescita del 6% riconducibile in prima istanza al contributo di banche e assicurazioni, il cui impegno totale è cresciuto di quasi 43 milioni (+16,8%). In progresso anche le aziende familiari, crescita del 12,4% che porta il totale di questa categoria ad avere un impatto di 186 milioni di euro.

Rispetto all’impegno totale di 720 milioni, gli investimenti delle fondazioni rappresentano solo il 10% del totale, quota che si riduce ancora prendendo in esame per questa categoria le sole imprese familiari.

Ma come vengono impiegate queste risorse? Per le banche e assicurazioni la categoria più utilizzata è quella delle erogazioni liberali, che valgono circa il doppio delle sponsorizzazioni; per le aziende familiari l’importo maggiore riguarda invece le altre attività di tipo filantropico. In media, in generale, per banche e assicurazioni si tratta di investimenti medi nell’ordine dei 9 milioni, il triplo rispetto alle imprese familiari, distanza che si assottiglia guardando alle rispettive fondazioni: in questo caso l’investimento medio per banche e assicurazioni si avvicina al milione di euro, è pari a 485mila euro per le aziende familiari, a 700mila euro per quelle non familiari.

L’ambito più gettonato, senza distinzioni tra le diverse tipologie, è quello dell’ambiente: il 100% del campione presenta infatti interventi su questo tema. Al secondo posto seguono i temi legati a cultura e sport e a seguire l’assistenza sociale, interventi in cui banche e assicurazioni investono in misura maggiore con il coinvolgimento del 90% del relativo campione. In generale, le fondazioni delle imprese familiari sono presenti in più aree, contribuendo più delle aziende non familiari in sei ambiti su 10.

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