L’ambiente, i gay, i giovani: Francesco è stato il “Papa sociale”

Dall’impegno per il clima all’attenzione per il mondo Lgbt, dalla preoccupazione per il futuro dei giovani agli strali contro la violenza sulle donne. Bergoglio è senza dubbio il Papa che più si è immischiato nelle questioni sociali, preoccupato di quella “cultura dello scarto”, presente ovunque e sempre pronta ad emarginare i più fragili. Un impegno […] L'articolo L’ambiente, i gay, i giovani: Francesco è stato il “Papa sociale” proviene da Osservatorio Riparte l'Italia.

Apr 22, 2025 - 10:17
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L’ambiente, i gay, i giovani: Francesco è stato il “Papa sociale”

Dall’impegno per il clima all’attenzione per il mondo Lgbt, dalla preoccupazione per il futuro dei giovani agli strali contro la violenza sulle donne. Bergoglio è senza dubbio il Papa che più si è immischiato nelle questioni sociali, preoccupato di quella “cultura dello scarto”, presente ovunque e sempre pronta ad emarginare i più fragili.

Un impegno talmente forte che Francesco più volte si è dovuto anche difendere: “Dicono che sono comunista ma io seguo solo il Vangelo”. È stato il primo Papa della storia ad aprire le porte dell’austero Palazzo apostolico ai movimenti popolari e ai centri sociali abbracciando in prima persona la loro lotta per le tre ‘T’, tierra techo trabajo, terra, casa e lavoro.

La preoccupazione per la terra, il clima, l’ambiente è stata al centro di due documenti centrali del pontificato: l’enciclica Laudato si’ del 2015 e l’esortazione Laudate Deum del 2023. La parola d’ordine è “ecologia integrale” perché i disastri che l’uomo ha prodotto nell’ambiente alla fine si scaricano sui più fragili. E’ per questo che ha inviato ripetuti appelli alle Cop. All’appuntamento di Baku, novembre 2024, lanciò un avvertimento: “Oggi non c’è tempo per l’indifferenza. Non possiamo lavarcene le mani, rimanendo distanti, incuranti, disinteressati. È questa la vera sfida del nostro secolo”.

I temi dell’ambiente anche nell’esortazione apostolica Querida Amazonia del 2020. Anche se per molti vescovi, soprattutto del continente latino-americano questo documento resta l’occasione mancata per sciogliere il nodo dei preti sposati, vista l’impossibilità di garantire la cura pastorale in quel vasto territorio, con le vocazioni da anni in caduta libera. I giovani anche sono sempre stati tra le preoccupazioni di Francesco. In troppi senza lavoro e senza sogni. A loro dedicata l’esortazione Christus vivit del 2019, alla fine del Sinodo convocato sul tema.

La famiglia è stata invece al centro in Amoris Laetitia, esortazione del 2016 (anche questa frutto di un Sinodo), con quella attenzione per le famiglie che non avevano mai avuto piena cittadinanza nella Chiesa cattolica, come quelle dei divorziati risposati o le unioni tra persone dello stesso sesso.

Poi le donne. Se contro la violenza di genere Francesco è stato durissimo, come anche sul loro diritto di non perdere il lavoro una volta diventate mamme, meno ha convinto su altri fronti. Le teologhe femministe non gli hanno perdonato il titolo dell’enciclica del 2020 – “Fratelli tutti” – e il fatto che le donne siano citate solo marginalmente. A poco è servito per loro anche il cambio della liturgia nella quale, grazie a Bergoglio, nelle preghiere è comparso il termine “sorelle” accanto a quello di “fratelli”.

Infine i bambini “L’infanzia negata è un grido silenzioso che denuncia l’iniquità del sistema economico, la criminalità delle guerre, la mancanza di cure mediche e di educazione scolastica”, ha detto lo scorso 3 febbraio al Summit al quale hanno partecipato importanti leader politici e Premi Nobel da tutto il mondo, da Rania di Giordania ad Al Gore, da Mario Draghi a Liliana Segre. Alla fine Papa Francesco aveva annunciato una enciclica sui bambini ma non ha fatto in tempo a scriverla.

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