L’abbraccio eterno al Papa
In 250mila gli hanno reso omaggio. Chiuso il feretro in San Pietro . .

Il massimo della spiritualità, della semplicità e dell’universalità nella scenografia incomparabile di piazza San Pietro già solcata, in tre giorni, da 250mila fedeli in omaggio e preghiera (quanti quelli attesi oggi nell’area vaticana). Sotto gli occhi della sua Chiesa, dei potenti della Terra e degli emarginati – mondi opposti mai così vicini – papa Francesco compie oggi il suo ultimo viaggio terreno. Alle 10 le esequie in mondovisione presiedute dal cardinale decano Giovanni Battista Re nel sagrato antistante il colonnato del Bernini e, subito dopo, la processione attraverso Roma nel carro funebre – con bara ben visibile – per la tumulazione a Santa Maria Maggiore.
La chiusura del feretro, ieri dopo le 19, irradia e diffonde il lavoro instancabile del Pontefice, il suo impegno improntato "alla missionarietà". Merito del rogito redatto dal maestro delle cerimonie Diego Ravelli. In quel testo, inserito nel tubo metallico dentro la bara e offerto alla memoria dei fedeli, stanno tutte le imprese di Francesco, "testimonianza mirabile di umanità, di vita santa e di paternità universale" con stile "sobrio e umile". Vengono evidenziate, tra le tante opere, l’esortazione Evangelii gaudium, le quattro encicliche Lumen fidei (2013, sulla fede in Dio), Laudato sì (2015, sulla responsabilità del genere umano nella crisi climatica), Fratelli tutti (2020, sulla fraternità umana e l’amicizia sociale), Dilexit nos (2024, sulla devozione al Sacratissimo Cuore di Gesù). Nel bilancio di Francesco figurano anche 7 Esortazioni apostoliche, 39 Costituzioni apostoliche, i Motu Proprio, le due bolle di indizione degli Anni Santi, la riforma della Curia romana attraverso la Costituzione apostolica Praedicate Evangelium (2022), le riforme al processo canonico per le dichiarazioni di nullità matrimoniale e per l’adozione di una legislazione più severa per i reati di pedofilia e contro le persone vulnerabili. Sul volto del Papa viene posto un velo di seta bianco. Assieme al rogito, anche il sacchetto con le monete coniate durante il pontificato. Francesco indossa i suoi scarponcini neri e consunti. Ci era affezionato e non voleva cambiarli. Completano il cerimoniale i sigilli del cardinale camerlengo di Santa Romana Chiesa Kevin Joseph Farrell, della Prefettura della Casa pontificia, dell’Ufficio delle Celebrazioni liturgiche pontificie e del Capitolo vaticano. La cassa di zinco viene infine chiusa dentro la bara di legno con croce e stemma papale che oggi sarà sotto gli occhi del mondo.
Stamattina il feretro sarà collocato sul sagrato antistante la Basilica, davanti all’altare. Concelebreranno la funzione 220 cardinali sui 253 in vita (compreso il centinaio circa che non parteciperà al conclave per raggiunti limiti di età) e 750 tra vescovi e sacerdoti. Saranno esequie multilingue ed ecumeniche: celebrazione in latino, prima lettura in inglese, seconda in spagnolo, introduzione alla preghiera in italiano e preghiere universali in francese, arabo, portoghese, polacco, tedesco e cinese. Dopo l’eucarestia, l’Ultima commendatio e la Valedictio saranno presiedute dal cardinale Baldassare Reina e da Youssef Absi, patriarca di Antiochia dei greco-melchiti. E al termine della supplica della Chiesa di Roma, ci sarà il bis delle chiese sui iuris cattoliche orientali secondo la liturgia bizantina. Al termine, il celebrante aspergerà il Papa con l’acqua santa e lo incenserà: terminato il rito, la bara entrerà nella Basilica di San Pietro prima di partire per Santa Maria Maggiore.
Ad accogliere il feretro nella basilica dell’Esquilino con mosaici paleocristiani e reliquie millenarie ci saranno il cardinale Pierbattista Pizzaballa, primate cattolico di Gerusalemme, e i preferiti dal Pontefice argentino: i poveri e bisognosi, sempre loro, "i più amati". Francesco sarà il primo Papa dopo 120 anni (e l’ottavo nella storia) a essere sepolto fuori dalle mura della Santa Sede. Sarà tumulato nella navata sinistra, in un loculo tra le cappelle Paolina e Sforza. Sulla lapide, solo una parola: "Franciscus", come da sua espressa richiesta, al pari della bara "nella terra nuda".