La spia che venne dal freddo: lo scandalo Günter Guillaume

Il caso di spionaggio più clamoroso della Repubblica Federale Tedesca esplode all’alba del 24 aprile 1974, quando il collaboratore più fidato del cancelliere Willy Brandt viene arrestato nella sua casa a Bonn. È una spia della Germania Est.

Apr 26, 2025 - 08:05
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La spia che venne dal freddo: lo scandalo Günter Guillaume

Il caso di spionaggio più clamoroso della Repubblica Federale Tedesca esplode all’alba del 24 aprile 1974, quando il collaboratore più fidato del cancelliere Willy Brandt viene arrestato nella sua casa a Bonn. È una spia della Germania Est

“Sono un ufficiale dell’esercito popolare della DDR e un impiegato del ministero per la Sicurezza dello Stato. Chiedo che il mio onore di ufficiale venga rispettato”. Queste le parole che Günter Guillaume pronunciò all’alba del 24 aprile 1974 di fronte alle pistole spianate dei poliziotti della Repubblica federale tedesca, la Germania dell’Ovest, che avevano fatto irruzione nella sua abitazione a Bad Godesberg, un quartiere di Bonn, per arrestarlo.

L’ARRESTO ALL’ALBA

Fu il caso di spionaggio più clamoroso della storia tedesca repubblicana, tanto che portò alle dimissioni di uno dei cancellieri più amati della Bdr, il socialdemocratico Willy Brandt. E il più grande successo operativo del leggendario capo delle spie tedesco-orientali, Markus Wolf. Ed è una delle tante ironie della storia che, a poco più di cinquant’anni da quell’arresto, la Germania sia tornata al centro di trame di spionaggio le cui radici portano a est. Soprattutto a Mosca, ma anche a Pechino.

Negli ultimi anni i servizi interni tedeschi hanno arrestato qui e là per il paese tedeschi che offrivano a diversi livelli i loro servigi a russi e cinesi. La guerra in Ucraina e la demolizione dell’esistente ordine mondiale perseguita da Vladimir Putin ha poi negli ultimi anni accresciuto le infiltrazioni dalla Russia, che si avvantaggia anche di una tradizione di presenza come forza di liberazione e poi occupazione in mezza Germania durata oltre quarant’anni, dalla fine della seconda guerra mondiale fino alla caduta del Muro di Berlino.

L’attività di spionaggio è parte essenziale del servizio di sicurezza e intelligence di ogni paese: tutti spiano tutti e non è certo una sorpresa che determinate nazioni o città siano storicamente crocevia di operazioni segrete. Per la sua collocazione geografica al centro dell’Europa, per il suo protagonismo economico e industriale e soprattutto per la sua storia nella seconda metà del secolo scorso, la Germania e Berlino (ma anche anche l’Austria e Vienna) hanno costituito ambienti particolarmente favorevoli all’insediamento di agenti segreti. Inevitabile che questa tradizione sia rimasta viva anche dopo la fine della guerra fredda.

UN SUCCESSO DELLA STASI, UN DISASTRO PER BONN

Berlino capitale delle spie, immortalata in film e romanzi con il Muro che tagliava la città in due mondi sullo sfondo a far da scenario a intrecci misteriosi. Ma anche Bonn, che per 41 anni fu capitale della Repubblica federale tedesca, non fu da meno. Ed è lì che si dipanò la più importante operazione di spionaggio della Ddr ai danni della Germania Ovest.

I coniugi Günter e Christel Guillaume scesero nel maggio 1956 alla stazione centrale di Francoforte sul Meno da uno dei treni utilizzati in quegli anni dai tedeschi dell’est per fuggire a ovest. Erano migliaia (il Muro, cinque anni dopo, fu costruito per arrestare quell’emorragia) e l’ex redattore della casa editrice Volk und Wissen (Popolo e sapere) e sua moglie ebbero gioco facile a passare inosservati. A differenza degli altri profughi, i due erano invece stati inviati dall’altra parte proprio dal ministero per la Sicurezza dello Stato, la famigerata Stasi, il servizio segreto della Ddr.

DALLA FUGA ALL’OVEST ALL’INFILTRAZIONE NELL’SPD

Dopo un breve periodo di adattamento, i due aprono un ufficio di dattilografia e fotocopie e poi, su ordine della Stasi, un bar. Il compito è chiaro sin dall’inizio: spiare l’Spd, cercare contatti con i compagni e fornire rapporti utili per la politica di sicurezza della Ddr. Günter Guillaume si iscrive così al partito socialdemocratico, sale qualche gerarchia all’interno della federazione di Francoforte, diventando capo funzionario del gruppo al consiglio comunale. Christel Guillaume ottiene invece un posto come segretaria nell’ufficio del partito nell’Assia meridionale.

La svolta arriva dall’incontro con Georg Leber, ministro dei Trasporti nel primo governo di Grande coalizione, che incarica Guillaume di coordinare la campagna elettorale. Lui intanto ha già iniziato a trasmettere a Berlino Est i suoi rapporti cifrati, documenti del governo Kiesinger, tramite radio e posta. Ben presto diventa indispensabile per la Stasi. Il capo delle spie Markus Wolf gli dà il consiglio decisivo: “Non spingere nessuno, lascia che tutto ti venga addosso”.