Ucraina, FT: Putin offre di fermare la guerra sull’attuale linea del fronte. Zelensky: “Non riconosceremo l’occupazione dei nostri territori”

Il Financial Times rivela l’ipotesi presentata all'inviato americano Steve Witkoff, in linea con l’apertura di Trump, disponibile a riconoscere la Crimea come russa. Ma Kiev non ci sta

Apr 22, 2025 - 21:33
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Ucraina, FT: Putin offre di fermare la guerra sull’attuale linea del fronte. Zelensky: “Non riconosceremo l’occupazione dei nostri territori”

Roma, 22 aprile 3025 – Il presidente russo Vladimir Putin ha offerto all'inviato americano Steve Witkoff di fermare l'invasione dell'Ucraina lungo l'attuale linea del fronte nell'ambito degli sforzi per raggiungere un accordo di pace con Donald Trump. Lo riporta il Financial Times citando alcune fonti, secondo le quali gli europei si sarebbero mostrati scettici temendo che l'apparente concessione sia solo un modo per attirare il presidente Usa. Secondo il quotidiano britannico Putin sarebbe pronto a circoscrivere le sue ambizioni alle quattro regioni ucraine in parte occupate, in linea con le aperture degli Stati Uniti, disponibili anche a riconoscere la Crimea come russa.

Il presidente russo Vladimir Putin
epa12046991 Russian President Vladimir Putin attends a signing ceremony following his meeting with Sultan of Oman Haitham bin Tariq Al-Said at the Kremlin in Moscow, Russia, 22 April 2025. Haitham bin Tariq al-Said is on a two-day state visit to Russia. EPA/KRISTINA KORMILITSYNA / SPUTNIK / KREMLIN POOL MANDATORY CREDIT

L'11 aprile Witkoff ha incontrato a San Pietroburgo Putin, il terzo faccia a faccia negli ultimi tre mesi, e ha poi rilasciato un'intervista in cui ha affermato che una delle chiavi per la soluzione è la questione territoriale. Ma resta il nodo Zelensky. Il presidente ucraino ha già fatto sapere che Kiev non riconoscerà mai l'occupazione del suo territorio da parte della Russia. Nel persistente stallo dei negoziati, Trump e il Segretario di Stato, Marco Rubio, la scorsa settimana hanno avvertito che se non ci fossero stati progressi nelle prossime settimane, gli Stati Uniti avrebbero preso in considerazione l'abbandono del tavolo negoziale. In risposta sabato Putin ha dichiarato una tregua di 30 ore per Pasqua, approvata da Zelensky ma violata da entrambe le parti, che – scaduto il termine previsto – hanno ripreso le ostilità.

"Dopo il cessate il fuoco siamo pronti a sederci (al tavolo, ndr) in qualsiasi formato". Ha detto Zelensky, parlando di possibili colloqui diretti con Mosca e proponedo di estendere la cessazione degli attacchi contro le infrastrutture civili per 30 giorni. Un'offerta che Putin ha promesso di valutare, anche a livello bilaterale, scatenando ipotesi di negoziati diretti tra Mosca e Kiev. A questo proposito, il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha dichiarato oggi che affinché tali colloqui possano aver luogo, Zelensky deve revocare il decreto che vieta i negoziati con l'attuale presidente russo.