La Spezia e i suoi musei. Arte, cultura e vita di mare

di Gloria Ciabattoni È vicino al porto, con l’ingresso a fianco dell’Arsenale Militare, e nei suoi circa 3mila metri quadri conserva...

Mag 9, 2025 - 05:48
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La Spezia e i suoi musei. Arte, cultura e vita di mare

di Gloria Ciabattoni
È vicino al porto, con l’ingresso a fianco dell’Arsenale Militare, e nei suoi circa 3mila metri quadri conserva circa 17.000 cimeli: modellini di navi, strumenti nautici, fotografie storiche, una straordinaria collezione di armi. Ecco a voi il Museo Navale di La Spezia, città di mare ma anche di cultura. Nella struttura museale si ripercorre la storia della marineria, dalle galee, le navi da guerra delle varie epoche, fino alle moderne navi militari e da trasporto, passando per i modellini delle Tre Caravelle e dell’Amerigo Vespucci, nave scuola della Marina Militare Italiana. Tra gli strumenti di trasmissione c’è la stazione ricetrasmittente che Guglielmo Marconi utilizzò nel 1897 a La Spezia per i suoi primi esperimenti. Catturano l’attenzione i mezzi d’assalto navali, come un ’maiale’, il siluro sul quale due operatori caricavano gli esplosivi che poi piazzavano sulla carena di una nave avversaria. Affascinante la grande Sala delle Polene, che vanno dalla fine del ‘700 ai primi del ‘900: c’è quella della Cristoforo Colombo, la gemella dell’Amerigo Vespucci, poi ci sono la polena della Giuseppe Garibaldi, quella della Lupo di mare, e le polene della Marina Austroungarica, come la polena del Re di Portogallo, nave della Regia Marina, esposta al fianco di quella della Kaiserin Elisabeth, la principessa Sissi. Info su www.marina.difesa.it

Nella centralissima via del Prione, il Museo ’Amedeo Lia’ – nell’ ex convento dei frati di San Francesco di Paola – ospita la donazione fatta da Amedeo Lia e dalla sua famiglia: sculture in bronzo, rame, avorio, legno, vetri, maioliche, oggetti d’arte. I cosiddetti ’primitivi’ sono una vera gemma, con oltre settanta tavole di Pietro Lorenzetti, Bernardo Daddi, Lippo Memmi, Lorenzo di Bicci, Barnaba da Modena, Paolo di Giovanni Fei, il Sassetta; inoltre molte tempere e tele fra cui Vincenzo Foppa, Antonio Vivarini, il Bergognone, un probabile Raffaello giovane, Pontormo, Tiziano, Tintoretto, Sebastiano del Piombo, Giovanni Cariani, Gentile e Giovanni Bellini, Bernardo Bellotto, Canaletto. Info su museolia.museilaspezia.it.

Sempre in via del Prione c’è il ’Ricovero antiaereo Sella-Manzoni-Sant’Agostino’: costruito nel 1942 come galleria per un ascensore diventò rifugio antiaereo nel 1943, lungo 500 metri e largo 6, accolse fino a 6.500 persone. Oggi entrando bisogna immaginare questa grande galleria con le pareti grezze, senza ricambio di aria, affollata da migliaia di persone, senza servizi igienici, senza poter cuocere cibo, e senza parlare per non consumare ossigeno. C’è un avatar, un volontario virtuale della Protezione Antiaerea (U.N.P.A.) guidato dall’intelligenza artificiale, che risponde alle domande sulla vita nel rifugio. Suggestive le proiezioni sulla volta della galleria che ricreano i passaggi degli aerei e la ricostruzione, con dialoghi e suoni, della permanenza in rifugio in attesa di un bombardamento. Info su galleriaquintinosella.com