‘La scodata’ di De Chiesa: “Brignone merita l’en plein, Goggia meno possente, ma più brava. Uomini? Un velo pietoso”
LA CILIEGINA SULLA TORTA PER FEDERICA BRIGNONE Penso che vincere in casa, dopo una stagione del genere, sia stato il massimo possibile. Non si poteva chiedere di meglio. Si porta a casa la Coppa del Mondo generale: non ha vinto, ma stravinto. La Federica attuale non è paragonabile a quella di 5 anni fa. Questa […]

LA CILIEGINA SULLA TORTA PER FEDERICA BRIGNONE
Penso che vincere in casa, dopo una stagione del genere, sia stato il massimo possibile. Non si poteva chiedere di meglio. Si porta a casa la Coppa del Mondo generale: non ha vinto, ma stravinto. La Federica attuale non è paragonabile a quella di 5 anni fa. Questa volta è stato uno strapotere, all’epoca le seccava aver vinto senza la Shiffrin, a cui era morto il padre, quindi le era rimasto un po’ un tarlo.
LA PROSSIMA MISSIONE: VINCERE ANCHE TRE COPPE DI SPECIALITÀ
Può vincerle tutte e tre, come neanche una. Le classifiche sono talmente in bilico che tutto può succedere. Io, se dovessi dare retta al mio subconscio, direi che le vincerà tutte e tre, perché è la più brava quest’anno ovunque scii. Federica in discesa è stata più brava della Huetter. La Goggia certamente la meriterebbe a sua volta, ma non nascondiamoci: il sogno sarebbe l’en plein per la Brignone. Sarebbe il giusto coronamento di una stagione in cui è stata molto più brava delle altre.
CON LA COPPA DEL MONDO GENERALE ORMAI IN CASSAFORTE, AVRÀ LE STESSE MOTIVAZIONI?
Lei è una iena, anche a carte non accetta di perdere. Non mollerà assolutamente, sa che è un’occasione unica, che non si ripeterà , dunque avrà una motivazione enorme. Lei è molto ambiziosa e darà il 110%, farà persino lo slalom per divertimento. Il suo obiettivo sarebbe entrare nelle prime 10 tra i pali stretti, ma non sarà semplice.
BRIGNONE POTREBBE AVERE LO SPRONE DI ALLUNGARE LA CARRIERA PER RAGGIUNGERE LE 50 VITTORIE DI TOMBA?
Non penso sia uno sprone, perché non le interessa, non penso che Tomba la spingerà a correre un anno in più. Tutto dipende da quale sarà lo scenario temporale. Se farà altri due anni, e scierà così, certo che potrebbe raggiungere Alberto. Se invece si ritirasse dopo le Olimpiadi, allora non potrebbe raggiungerlo. Comunque non penso che Federica si trascinerà sulle piste. Il punto è che lei non si divertirà ad arrivare 15ma o 20ma come fa Innerhofer. E quindi non continuerà. Stiamo parlando di una fuoriclasse a cui rode già arrivare terza. Il mio idolo è Tomba che si è ritirato vincendo l’ultima gara a cui ha partecipato. I campionissimi devono stare attenti a questo aspetto: perché devono rovinarsi l’immagine? Deborah Compagnoni nel 1999 capì che non era più lei e si ritirò.
SOFIA GOGGIA RISCHIA MENO E VINCE ANCHE MENO
Ci può stare. È giusto che rischi meno, a me piace molto più questa versione di Sofia di quando rischiava spesso di uscire. Quello che io noto è che muscolarmente non è più la Goggia di una volta, ha perso un po’ quel carico che fa la differenza sugli sci in certi segmenti di gara. Al tempo stesso io non l’ho mai vista sciare così bene, per me tornerà a vincere tanto. Non so se abbia perso massa muscolare per l’infortunio, però la vedo meno possente, ma più brava tecnicamente. Dopo un infortunio, la stagione successiva di solito è transitoria, invece lei ha vinto e ha ottenuto grandi risultati: è stata una annata straordinaria.
PICCOLI SEGNALI DA MARTA BASSINO
Qualcosina di buono l’ha fatta vedere. Anche nel secondo superG ha sciato molto bene nei tratti tecnici pur partendo con un pettorale sopra il 15. È stato molto bello vederla così, anche se sui piani lei fa fatica come sempre. Il suo tallone d’Achille resta quello dei tratti di scorrimento: per ora non è migliorata, come invece ha saputo fare la Brignone. Questa è una spada di Damocle che pesa. Però sono molto contento che abbia sciato bene. Vediamo se durante l’estate riuscirà a rimettersi in carreggiata in vista delle Olimpiadi.
INVECE I MASCHI…
Scusa se ti interrompo, così non ti faccio sprecare fiato. Stendiamo un pietoso velo. Quello che è successo in Norvegia è un disastro epocale. Abbiamo avuto un 19° posto in due gare con il bravo De Aliprandini, che su una pista del genere, per le sue caratteristiche, non poteva fare miracoli. Sul resto stendiamo un velo pietoso e non parliamo.
IL PROBLEMA È CHE ALL’ORIZZONTE NON SI VEDE DAVVERO NULLA…
Adesso non c’è nessuno. È difficile farsi un’idea di questi giovani che arrivano in Coppa del Mondo e partono col 60 a causa dei loro risultati in Coppa Europa.
PERSINO LA GRAN BRETAGNA, ANCHE A LIVELLO GIOVANILE, È SUPERIORE ALL’ITALIA
La Gran Bretagna fa la questua e va avanti grazie alla generosità dei privati, perché la Federazione non ha soldi. Noi, con tutte le risorse che abbiamo, non ne ne mettiamo uno dei 30… Ci sarà qualcosa che non va o no? Per me è un disastro. Quello che stiamo vedendo è patetico. Nessun giovane si è fatto avanti in questa stagione. Le Olimpiadi erano l’obiettivo principale, invece il prossimo anno i giovani partiranno con col 50. L’Italia è un Paese che è sempre stato un’eccellenza nello sci, non siamo abituati a tutto questo. Non ha senso non vedere un azzurro nei 30 in slalom. Non ci si può non rendere conto che è uno scempio. Non ci si può trincerare dietro il paravento delle vittorie di Brignone, Goggia e Paris, perché loro sono dei fuoriclasse e lo sarebbero stati in qualunque nazione.
L’ADDIO DI STEFANO GROSS
Io saluto Gross facendogli i complimenti, ha sciato sempre molto bene. Negli ultimi anni però non so come abbia fatto a divertirsi, non si qualificava sempre: de gustibus non dispundum est. Io sinceramente non lo capisco, ma ha fatto bene. Tecnicamente è sempre stato molto bello, pulito, classico. Un grandissimo sciatore che, per la sua veneranda età in slalom, negli ultimi anni ha fatto fatica. Se per caso sulla decisione del suo ritiro ci fosse lo zampino della Federazione, in questo caso sarei dalla parte della Federazione.