La replica di Unicredit al Golden Power: “Non usuale”. OPS in stand-by

La Banca guidata da Andrea Orcel si riserva di decidere in merito all'offerta avanzata per Banco BPM in attesa di un riscontro da parte delle autorità competenti

Apr 22, 2025 - 21:40
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La replica di Unicredit al Golden Power: “Non usuale”. OPS in stand-by

Il CdM pre-pasquale, tenutosi venerdì scorso 18 aprile 2025, ha deciso di esercitare il potere del Golden Power sull’offerta pubblica di scambio promossa da Unicredit sulla totalità delle azioni ordinarie di Banco BPM, imponendo una serie di vincoli al via libera all’operazione. Fra questi, vincoli sulle modalità di gestione delle attività e della liquidità, vincoli sul diritto di cedere partecipazioni e di gestire gli asset in gestione di Anima e vincoli sulle attività di UniCredit in Russia.

Più in dettaglio, per cinque anni, Unicredit dovrà mantenere il numero di sportelli bancari in Lombardia ed evitare di ridurre il rapporto impieghi – depositi o le operazioni di project financing in Italia. Quanto ad Anima, acquisita dal Banco BPM, non dovrà diminuire per cinque anni l’ammontare degli investimenti in titoli di emittenti italiani. Infine, la Banca dovrà cessare tutte le attività in Russia entro nove mesi.

Una decisione che è stata commentata “a caldo” dalla Banca guidata da Andrea Orcel, che ha parlato di “prescrizioni il cui merito non è chiaro” e si è presa “il tempo necessario” per valutare gli effetti del Golden Power.

Golden Power non usuale per operazione domestica

L’uso dei poteri speciali in un’operazione domestica tra due banche italiane non è comune e non è chiaro perché sia stato invocato in relazione a questa specifica operazione”, commenta una nota odierna di Unicredit, ricordando che “non” vi è stato fatto ricorso “per le altre operazioni simili attualmente in corso sul mercato italiano”. Un chiaro riferimento all’OPS di Montepaschi su Mediobanca.

“Le prescrizioni – lamenta la Banca – si prestano a diverse interpretazioni e appaiono non completamente allineate con la legislazione italiana e comunitaria, oltre che con le decisioni delle autorità regolamentari” e “potrebbero danneggiare la sua piena libertà e capacità di adottare decisioni conformi ai principi di sana e prudente gestione in futuro, e persino portare a risultati non voluti (ad esempio l’imposizione di sanzioni a UniCredit a causa della presunta mancata osservanza di una qualsiasi delle prescrizioni)”.

Unicredit mette OPS in stand-by

La banca, dopo aver “prontamente risposto all’autorità esprimendo il proprio punto di vista sul decreto”, ora resta “in attesa di un riscontro“. Fino ad allora, l’Istituto di Piazza Gae Aulenti di dice impossibilitato a “prendere una decisione definitiva sulla strada da seguire” e e chiede al governo “di riconsiderare la decisione emessa”.

Dai prestiti alle PMI alla Russia: in linea con prescrizioni

UniCredit ha voluto anche replicare ai vincoli imposti dal governo, affermando che la Banca ha “la chiara intenzione di mantenere o incrementare l’esposizione dell’entità combinata alle PMI e di supportarle ulteriormente con le proprie fabbriche prodotto di eccellenza”.

Inoltre, UniCredit “continuerà a gestire gli asset in gestione dei suoi clienti nel loro migliore interesse e si impegna a continuare a ridurre la propria presenza in Russia, già diminuita del 90% circa negli ultimi tre anni, in linea con la decisione della BCE”.

S&P ha alzato rating e vede spazio miglioramento

L’agenzia di rating Standard & Poor’s, intanto, ha alzato l’Issuer Credit Rating e il Senior Preferred rating di UniCredit di un gradino, da “BBB” a “BBB+”, con outlook “positivo”, valutando la banca potenzialmente idonea a ricevere un rating superiore a quello sovrano.

“Ciò dipenderà anche dalla configurazione finale della banca e dal suo bilancio in seguito all’esito delle potenziali transazioni con Banco BPM e Commerzbank“, sottolinea l’agenzia, ricordando che la banca “ha accumulato buffer per supportare gli obbligazionisti senior e ha un potenziale upside sul suo rating standalone, data la maggiore diversificazione geografica rispetto ai suoi concorrenti”.