La GenZ preferisce salvare il Pianeta con la mobilità sostenibile e il second hand: docce e aria condizionata restano irrinunciabili

Muoversi a piedi, o a bordo di una bicicletta, invece di utilizzare l’auto. Differenziare i rifiuti e riparare gli oggetti, anziché buttarli via. Questi i “comandamenti” più gettonati nelle “tavole della legge” che la Generazione Z si è data per salvare il Pianeta, ricordati in occasione dell’Earth Day, la Giornata della Terra. Altre azioni virtuose, come la riduzione del consumo di energia attraverso una limitazione del ricorso all'aria condizionata oppure del consumo di acqua per farsi una doccia risultano essere, ad esempio, meno gettonate. Indice La mobilità sostenibile al primo posto Come si sposta la GenZ La raccolta differenziata tra le buone pratiche Il recupero e riuso degli oggetti è un must Il mercato dell’usato vola tra i giovani L'abbigliamento di seconda mano è un'opzione valida Tecnologia ricondizionata: perché no! Riciclo di dispositivi elettronici La mobilità sostenibile al primo posto Questo è quello che emerge da una recente ricerca in tema di giovani e sostenibilità, che Skuola.net ha svolto insieme a ECO - Festival della Mobilità Sostenibile e delle Città Intelligenti - su un campione di 2.500 giovani tra i 15 e i 35 anni. Il 39% degli intervistati ritiene infatti che, tra una serie di comportamenti proposti per ridurre l’impatto ambientale, il migliore sia privilegiare mezzi di trasporto meno inquinanti (bicicletta, veicoli elettrici, andare a piedi). Come si sposta la GenZ E così avviene anche nella vita pratica: il 33% dei giovani dice di usare quotidianamente i mezzi pubblici per i propri spostamenti, a cui si affianca un buon 19% che per raggiungere le varie destinazioni in programma, potendo, preferisce andarci a piedi. Bicicletta, monopattini e altre forme di micro-mobilità elettrica come i monoruota completano il mix della sostenibilità con un complessivo 17% di uso quotidiano. Solo la restante parte - il 31% - opta per due o quattro ruote tradizionali. La raccolta differenziata tra le buone pratiche Un altro pilastro della sostenibilità per la Gen Z è la corretta differenziazione dei rifiuti: oltre 1 su 5 la indica tra le abitudini più efficaci per ridurre l’impatto ambientale. Il recupero e riuso degli oggetti è un must Una percentuale più o meno simile (il 23%) sostiene come l’obiettivo sia raggiungibile anche attraverso il recupero/riuso degli oggetti: una pratica che riduce gli sprechi, consentendo allo stesso tempo di risparmiare. Il mercato dell’usato vola tra i giovani E forse è anche per questo che il “second hand” si fa largo tra i giovani della Gen Z. Stando infatti ai dati di un’altra ricerca recente condotta da noi di Skuola.net - l’Osservatorio “Giovani e Ambiente” - quella di acquistare abiti o accessori di seconda mano - inclusi smartphone e pc “ricondizionati” - è ormai una consuetudine. Stiamo parlando di una fascia d’età che, in questo caso, va da 10 ai 25 anni. L'abbigliamento di seconda mano è un'opzione valida Riguardo a vestiario e accessori, per il 15% gli abiti di “seconda mano” sono la prima scelta d’acquisto, mentre il 24% li alterna molto spesso con articoli nuovi. E quando non li usa più, il 51% cerca sempre di vendere i propri vestiti o accessori oppure di passarli ad amici e conoscenti. Tecnologia ricondizionata: perché no! Qualcosa di simile avviene anche sul fronte tech. Qui, quasi la metà degli esponenti della Gen Z - il 46% - ha posseduto almeno una volta uno smartphone o pc ricondizionato. In più, quasi 1 su 5, quando deve disfarsene, controlla sempre se può vendere il device privatamente, magari tramite canali e app dedicati, o se affidarlo a servizi specializzati nel renewed. Riciclo di dispositivi elettronici Più o meno lo stesso accade anche per il resto dei dispositivi tecnologici. Per quanto riguarda infatti pc, tablet e console per videogiochi, la via del riciclo è la prima scelta per il 20% dei rispondenti; un altro 23% lo fa in maniera saltuaria. Aggiungendo coloro che non lo hanno mai fatto - ma non lo escludono per il prossimo futuro - si arriva al 90%. Alla fine, dunque, solo il 10% getta tutto nel cestino senza preoccuparsi del fattore sostenibilità.

Apr 22, 2025 - 18:59
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La GenZ preferisce salvare il Pianeta con la mobilità sostenibile e il second hand: docce e aria condizionata restano irrinunciabili

gen z salva pianeta con mobilità sostenibile e second hand

Muoversi a piedi, o a bordo di una bicicletta, invece di utilizzare l’auto. Differenziare i rifiuti e riparare gli oggetti, anziché buttarli via. Questi i “comandamenti” più gettonati nelle “tavole della legge” che la Generazione Z si è data per salvare il Pianeta, ricordati in occasione dell’Earth Day, la Giornata della Terra.

Altre azioni virtuose, come la riduzione del consumo di energia attraverso una limitazione del ricorso all'aria condizionata oppure del consumo di acqua per farsi una doccia risultano essere, ad esempio, meno gettonate.

Indice

  1. La mobilità sostenibile al primo posto
  2. Come si sposta la GenZ
  3. La raccolta differenziata tra le buone pratiche
  4. Il recupero e riuso degli oggetti è un must
  5. Il mercato dell’usato vola tra i giovani
  6. L'abbigliamento di seconda mano è un'opzione valida
  7. Tecnologia ricondizionata: perché no!
  8. Riciclo di dispositivi elettronici

La mobilità sostenibile al primo posto

Questo è quello che emerge da una recente ricerca in tema di giovani e sostenibilità, che Skuola.net ha svolto insieme a ECO - Festival della Mobilità Sostenibile e delle Città Intelligenti - su un campione di 2.500 giovani tra i 15 e i 35 anni.

Il 39% degli intervistati ritiene infatti che, tra una serie di comportamenti proposti per ridurre l’impatto ambientale, il migliore sia privilegiare mezzi di trasporto meno inquinanti (bicicletta, veicoli elettrici, andare a piedi).

Come si sposta la GenZ

E così avviene anche nella vita pratica: il 33% dei giovani dice di usare quotidianamente i mezzi pubblici per i propri spostamenti, a cui si affianca un buon 19% che per raggiungere le varie destinazioni in programma, potendo, preferisce andarci a piedi. Bicicletta, monopattini e altre forme di micro-mobilità elettrica come i monoruota completano il mix della sostenibilità con un complessivo 17% di uso quotidiano. Solo la restante parte - il 31% - opta per due o quattro ruote tradizionali.

La raccolta differenziata tra le buone pratiche

Un altro pilastro della sostenibilità per la Gen Z è la corretta differenziazione dei rifiuti: oltre 1 su 5 la indica tra le abitudini più efficaci per ridurre l’impatto ambientale.

Il recupero e riuso degli oggetti è un must

Una percentuale più o meno simile (il 23%) sostiene come l’obiettivo sia raggiungibile anche attraverso il recupero/riuso degli oggetti: una pratica che riduce gli sprechi, consentendo allo stesso tempo di risparmiare.

Il mercato dell’usato vola tra i giovani

E forse è anche per questo che il “second hand” si fa largo tra i giovani della Gen Z. Stando infatti ai dati di un’altra ricerca recente condotta da noi di Skuola.net - l’Osservatorio “Giovani e Ambiente” - quella di acquistare abiti o accessori di seconda mano - inclusi smartphone e pc “ricondizionati” - è ormai una consuetudine. Stiamo parlando di una fascia d’età che, in questo caso, va da 10 ai 25 anni.

L'abbigliamento di seconda mano è un'opzione valida

Riguardo a vestiario e accessori, per il 15% gli abiti di “seconda mano” sono la prima scelta d’acquisto, mentre il 24% li alterna molto spesso con articoli nuovi. E quando non li usa più, il 51% cerca sempre di vendere i propri vestiti o accessori oppure di passarli ad amici e conoscenti.

Tecnologia ricondizionata: perché no!

Qualcosa di simile avviene anche sul fronte tech. Qui, quasi la metà degli esponenti della Gen Z - il 46% - ha posseduto almeno una volta uno smartphone o pc ricondizionato. In più, quasi 1 su 5, quando deve disfarsene, controlla sempre se può vendere il device privatamente, magari tramite canali e app dedicati, o se affidarlo a servizi specializzati nel renewed.

Riciclo di dispositivi elettronici

Più o meno lo stesso accade anche per il resto dei dispositivi tecnologici. Per quanto riguarda infatti pc, tablet e console per videogiochi, la via del riciclo è la prima scelta per il 20% dei rispondenti; un altro 23% lo fa in maniera saltuaria.

Aggiungendo coloro che non lo hanno mai fatto - ma non lo escludono per il prossimo futuro - si arriva al 90%. Alla fine, dunque, solo il 10% getta tutto nel cestino senza preoccuparsi del fattore sostenibilità.