La casa di Schumacher. Nessuno come Michael. Sette trionfi sul Santerno
Il tracciato romagnolo era uno dei preferiti dell’asso tedesco, che qui vinse la prima volta nel 1994, l’ultima nel 2006: l’acuto Ferrari manca da allora.

Sabato scorso a Spa, nella gara valida per il Mondiale Wec dominata dalla Ferrari, Mick Schumacher è salito sul podio con la Alpine. Un bel risultato sulla pista che nel 1991 inaugurò la leggenda del padre Michael, che nelle Ardenne vinse anche il suo primo Gp, nel 1992.
Eppure, è giusto ricordare che proprio Imola fu uno dei tracciati più amati dal Kaiser della velocità.
Lo dice la Storia, con la maiuscola.
Michael Schumacher, infatti, sul circuito del Santerno ha trionfato per sette volte. Un record per l’autodromo intitolato ad Enzo e Dino Ferrari, probabilmente destinato a restare imbattuto.
La prima. Si parte con il 1994, un successo che mai Schumi senior ha voluto celebrare. In quella maledetta domenica contro il muro del Tamburello perse la vita Ayrton Senna. A bordo della sua Benetton, Michael lo stava tallonando. Fu il solo testimone oculare dell’incidente che cambiò la storia dell’automobilismo.
La seconda. Il tedesco per il bis a Imola deve aspettare il 1999. Con la Ferrari, Schumi sfrutta un errore della McLaren di Hakkinen. La Rossa non vinceva la gara di casa dal remoto 1983, dal giorno dell’acuto di Patrick Tambay.
La terza. Nel 2000 si rinnova il duello tra Hakkinen e Michelone. Il finlandese scatta dalla pole ma il ferrarista fa un numero da artista. Governa meglio i pit stop e festeggia con un secondo di vantaggio…
La quarta. Nel 2002 Schumi fa poker. Stavolta domina sin dal sabato e in gara non ha problemi. Il secondo posto di Barrichello completa il trionfo Rosso.
La quinta. Nel 2003 il lutto di una famiglia speciale coincide con la gara. Poco prima del via del Gran Premio, Michael e il fratello Ralf vengono informati della morte della madre, spentasi dopo una lenta agonia. La Ferrari e la Williams offrono ai due Schumacher la possibilità di non partecipare alla gara, ma entrambi scelgono di gareggiare. E In pista animano una grande battaglia, vinta dal maggiore. In memoria di mamma.
La sesta. Nel 2004 Jenson Button, al volante della Bar Honda, ottiene la pole e tenta la fuga. Ma la Ferrari di Schumi è più veloce. Il tedesco balza presto al comando e si aggiudica il Gran Premio in scioltezza.
L’ultima. Siamo nel 2006. Il circuito di Imola sta per congedarsi dalla F1. Michael ha trovato un nuovo grande rivale, il giovane spagnolo Fernando Alonso.
Il sabato in qualifica Schumi firma la pole numero 66 in carriera, battendo il record di Senna, che proprio a Imola, il 30 aprile 1994, era salito a quota 65.
Il duello con Alonso è entusiasmante. Il tedesco va in difficoltà con le gomme, ma riesce a contenere l’esuberanza del giovane rivale.
Sotto la bandiera a scacchi, la Ferrari precede di due secondi la Renault di Fernando.
Da allora, una Rossa non ha più vinto nell’ autodromo del Drake.
l.t.