Rivista di Diritto del Risparmio
Le banche verdi come catalizzatori della finanza sostenibile: studi comparati negli Stati Uniti, Australia e Regno Unito[*]
di Lorenzo MININANNI[**]
The urgent challenges of climate change, resource depletion, and social inequality could demand a radical shift from conventional finance. Green banks have emerged as innovative, quasi-public institutions that deploy limited public funds to leverage private capital for sustainable investments. Operating at the intersection of policy and market dynamics, they provide tailored financial solutions to support low-carbon, eco-friendly projects in line with the United Nations’ Agenda 2030. Despite their potential, green banks remain underexplored in academic research, representing a promising yet overlooked solution to critical sustainability and finance challenges. This study offers a comparative analysis by examining case studies from the United States, Australia, and the United Kingdom. The U.S. experience illustrates how state-level initiatives have mobilized private investment through strategic public-private partnerships, while the Australian model demonstrates adaptability in addressing local renewable energy needs. The UK example highlights the effectiveness of robust government intervention coupled with private sector engagement in accelerating the transition to a low-carbon economy. The findings underscore the pivotal role of green banks in overcoming financing barriers and fostering economic resilience alongside environmental sustainability, thereby offering a valuable framework for further academic inquiry and policy development.
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Rivista di Diritto del Risparmio
Maggio – Fascicolo 2/2025
Abstract.
Le urgenti sfide del cambiamento climatico, dell’esaurimento delle risorse e delle disuguaglianze sociali potrebbero richiedere un radicale ripensamento della finanza tradizionale. Le green bank (banche verdi) sono emerse come istituzioni innovative, quasi-pubbliche, che utilizzano fondi pubblici limitati per attrarre capitali privati verso investimenti sostenibili. Operando all’intersezione tra politiche pubbliche e dinamiche di mercato, offrono soluzioni finanziarie su misura per sostenere progetti a basse emissioni e rispettosi dell’ambiente, in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Nonostante il loro potenziale, le green bank rimangono poco esplorate nella ricerca accademica, rappresentando una soluzione promettente ma trascurata per le critiche sfide della sostenibilità e della finanza. Questo studio fornisce un’analisi comparativa attraverso casi di studio dagli Stati Uniti, dall’Australia e dal Regno Unito. L’esperienza statunitense illustra come iniziative a livello statale abbiano mobilitato investimenti privati attraverso partnership pubblico-private strategiche, mentre il modello australiano dimostra adattabilità nel soddisfare le esigenze locali di energia rinnovabile. L’esempio britannico evidenzia l’efficacia di un solido intervento governativo, unito al coinvolgimento del settore privato, nell’accelerare la transizione verso un’economia a basse emissioni. I risultati sottolineano il ruolo cruciale delle green bank nel superare le barriere finanziarie e promuovere resilienza economica insieme alla sostenibilità ambientale, offrendo così un quadro di riferimento utile per ulteriori ricerche accademiche e lo sviluppo di politiche pubbliche.
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[*] Contributo approvato dai referee.
[**] Praticante avvocato e diplomato di Master executive di II livello in “Banking, Financial and Insurance Law”, presso l’Università del Salento.