Italtel, Teo Luzi è il nuovo presidente
Formalizzata la nomina del nuovo consiglio di amministrazione della multinazionale italiana. Filangeri confermato ad e direttore generale

Roma, 12 aprile 2025 – Italtel, la multinazionale italiana con oltre cent’anni di vita alle spalle e ora punto di riferimento nel settore delle telecomunicazioni, ha formalizzato la nomina del nuovo consiglio di amministrazione che resterà in carica nell’arco del triennio compreso tra il 2025 e il 2027. L’incarico di presidente è stato affidato a Teo Luzi, che porterà in dote anche la sua esperienza di ex Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri. Il principale valore aggiunto sta dunque nelle significative competenze acquisite da Luzi nell’ambito prima di tutto della sicurezza e della gestione di strutture complesse. Il nuovo presidente succede così a Claudio Calabi.
Alla guida dell’azienda è stato confermato Carlo Filangieri, che ha ricevuto la nomina ad amministratore delegato e direttore generale nel febbraio 2025, con il mandato di definire e implementare la nuova strategia industriale. Gli altri componenti del consiglio di amministrazione sono invece Benedetto Di Salvo (il precedente amministratore delegato ora nominato vicepresidente), Alberto Ferrarini, Leonardo Adessi, Alessandro Albano e Federico Ciccone.
“Questa decisione strategica – si legge in un comunicato diramato dalla società in seguito alle nuove nomine - segna un rinnovamento della governance aziendale, elemento fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di crescita e consolidamento nel dinamico mercato dell’Ict”.
L’acronimo, che sta per ‘Information and Communication Technology’, si riferisce appunto al mondo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
“Ringrazio il presidente uscente Calabi – ha aggiunto l’amministratore delegato Filangieri – e do il benvenuto a Teo Luzi, la cui esperienza sarà preziosa per affrontare insieme i prossimi capitoli della storia di Italtel. I dati preliminari di questa prima fase dell’anno sono in linea con il budget e contiamo di migliorarli in corso d’opera con le ulteriori azioni che stiamo mettendo in campo. Nel piano industriale prevediamo un ampliamento strategico sulle aree di business e sui mercati verticali come pubblica amministrazione, utilities, trasporti, manufacturing, banche e assicurazioni, mantenendo al contempo il ruolo distintivo di partner strategico per gli attori del settore delle telecomunicazioni sia in Italia che all’estero, dove facciamo oltre il 45% dei ricavi”.