Italgas, utile in forte crescita nel primo trimestre
Secondo l’ad del gruppo il 2025 si apre all’insegna della crescita e della solidità e per l’intero anno la società si attende ricavi oltre i 2 miliardi.

Positivi i risultati di Italgas per i primi tre mesi del 2025 che sostengono che azioni della società a Piazza Affari, in crescita di oltre il 2% (7,35 euro), la migliore tra le blu chip del FTSE MIB di questo inizio di seduta.
La società specializzata nell'attività di distribuzione del gas ha visto i suoi ricavi totali crescere del 6,5% (459 milioni) nel primo trimestre dell’anno, con un Ebitda adjusted salito del 6% (345,3 milioni) rispetto allo stesso periodo del 2024.
Balza del 43,5% l’utile netto (168,7 milioni), mentre il margine operativo lordo è aumentato del 22,7% (399,7 milioni), con un flusso di cassa operativo attestatosi a 412,1 milioni.
Gli investimenti tecnici sono stati pari a 165,7 milioni con un flusso di cassa da attività operativa a 412,1 milioni e un indebitamento finanziario netto (esclusi gli effetti ex Ifrs 16 e Ifric 12) di 6.466,8 milioni.
Paolo Gallo, Amministratore Delegato di Italgas, parla di un avvio di anno “all'insegna della crescita e della solidità” per il gruppo, arrivato “dopo un 2024 di risultati straordinari”: “Un percorso che ha trovato compimento nel corso del trimestre e sfociato, con il closing dell'acquisizione di 2i Rete Gas, nella nascita del primo operatore europeo della distribuzione del gas”.
Il cda del gruppo ha approvato anche la guidance del 2025, nella quale si include il contributo di 2i Rete Gas per nove mesi a partire dal primo aprile 2025.
Nel dettaglio i ricavi totali adjusted sono attesi a circa 2,45 miliardi, l’Ebitda adjusted tra 1,80 e 1,85 miliardi e l'Ebit adjusted tra 1,12 e 1,16 miliardi. Gli investimenti tecnici sono stimati per la prima volta oltre il miliardo (circa 1,2 miliardi) e l'indebitamento finanziario netto a 10,8 miliardi. Alla luce di queste guidance operative, l'"accretion" dell'utile per azione è attesa essere positiva già dal 2025.
Inoltre, il processo di dismissione dei circa 600.000 Pdr (Punto di Riconsegna) in ottemperanza alle prescrizioni dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato è atteso completarsi in linea con le prescrizioni del regolatore. Ai fini della guidance, i relativi impatti sono attesi concretizzarsi ad inizio 2026.
I ricavi complessivi adjusted delle attività regolate della distribuzione gas sono attesi crescere, nonostante il calo del Wacc in Italia, per il contributo di 2i Rete Gas, per la crescita della Rab in Italia e in Grecia e per aggiornamento del tasso di rivalutazione del capitale e dei costi operativi regolatori in Italia. A questi risultati si somma il contributo di Acqua Campania e il miglioramento della performance del business dell'efficienza energetica. Il controllo dei costi permetterà di ottenere ulteriori efficienze operative e si manifesteranno le prime sinergie a seguito dell'integrazione di 2i Rete Gas.
Se i "risultati del primo trimestre sono leggermente migliori delle attese", secondo gli analisti di EQUITA (hold e prezzo obiettivo a 6,03 euro) la guidance 2025 risulta "in linea con le nostre stime post integrazione di 2i rete gas e recenti revisioni regolatorie".
“La sfida che ci attende nei prossimi mesi è quella di cogliere rapidamente tutte le opportunità derivanti dall'acquisizione di 2i Rete Gas, individuarne di nuove e realizzare l'upgrade digitale dei 72.000 chilometri di reti acquisite con l'obiettivo di creare valore per tutti i nostri stakeholder, investitori e comunità servite", concludeva Gallo.
Il gruppo, si legge nella nota, ha iniziato il percorso di integrazione di 2i Rete Gas "in linea con il Piano Strategico 2024-2030" e in questa prima fase è in corso l'integrazione societaria e dei sistemi informativi per "conseguire rapidamente" le prime sinergie.