Amplifon, non si ferma l’effetto trimestrale
La società ha confermato la sua guidance 2025 e alcuni analisti apprezzano il suo ottimismo sull’andamento del business negli Stati Uniti ritenendola meglio posizionata rispetto agli altri produttori di device acustici.

Amplifon ancora protagonista oggi a Piazza Affari dopo il +6,25% della seduta di ieri arrivato sulla spinta dei conti del primo trimestre e la conferma della guidance.
Questa mattina le azioni Amplifon arrivano a toccare un +4% nella prima ora di scambi, con un picco a 19,49 euro, tornando così ai livelli di fine marzo.
Si riduce la perdita del titolo in questo 2025, ora scesa a -22% rispetto ai livelli di inizio gennaio (24,93 euro).
Ieri la società ha comunicato una “solida” crescita del 2,6% a cambi costanti per i ricavi consolidati (587,8 milioni) rispetto al primo trimestre 2024 nonostante circa 1,5 giorni lavorativi in meno, la base comparativa particolarmente forte e il debole contesto di mercato negli Stati Uniti. L’esposizione al rischio dazi negli USA è contenuta, grazie a un modello di approvvigionamento diversificato e contratti di fornitura flessibili.
Cresce del 3,4% l’Ebitda adjusted (140,4 milioni), con una incidenza sui ricavi pari al 23,9% dal 23,7% precedente grazie al miglioramento ottenuto nell’area Emea.
Il risultato netto adjusted è stato di 41,6 milioni, in calo del 5,5% rispetto ai 44,1 milioni del primo trimestre del 2024 per i maggiori ammortamenti conseguenti ai forti investimenti nel business e per l'incremento degli oneri finanziari.
Per quanto riguarda il futuro, nel medio termine la società rimane estremamente positiva circa le proprie prospettive per uno sviluppo profittevole e sostenibile, grazie ai fondamentali del mercato hearing care e all'ancora più forte posizionamento competitivo.
Il gruppo ha ribadito il suo outlook per il 2025 che prevede ricavi in crescita ad un tasso mid to high single-digit a cambi costanti e un aumento della redditività con un margine Ebitda adjusted di almeno il 24%.
Inoltre, prende il via nelle prossime settimane piano di acquisto di azioni proprie fino ad un massimo di 150 milioni di euro, nell'ambito della delega ricevuta dall'assemblea.
“Guardando al futuro, confermiamo il nostro outlook per il 2025 e la prevista accelerazione della crescita dei ricavi già dal 2° trimestre, trainata in particolare dal mercato francese", dichiara il Ceo Enrico Vita.
“Nel complesso, i risultati sono stati in linea con le nostre attese sul fatturato e 1% meglio a livello di Ebitda adjusted”, sottolineano gli analisti di WebSim Intermonte.
“Il tono costruttivo di Amplifon sul mercato USA si contrappone alla revisione al ribasso ieri sera delle stime globali di crescita del settore hearing da parte di Demant (2–4% vs. 4–6%), attribuita in primis alla debolezza del primo trimestre negli USA (impatto dazi). Riteniamo tuttavia che in US Amplifon sia meglio posizionata rispetto ai produttori di device acustici potendo contare su una supply chain molto diversificata, come evidenziato dal management in call”, aggiungono dalla sim che a valle dell’aggiornamento delle stime, riducono il target price a 29 euro (upside >50%) da 30 euro e confermano la raccomandazione outperform. “Al nostro target price, il titolo tratterebbe a 28x l’adj. P/E 2025 (vs. 18x attuale), ben al di sotto della media a 5 anni pari a 35 volte”, calcolano gli analisti.
“Dopo due anni di volatilità, ci aspettiamo un miglioramento dei trend in EMEA a partire dal secondo trimestre, con impatto positivo sul sentiment in vista del quarto anniversario della riforma francese (metà 2025), che potrebbe innescare un rebound strutturale. Sebbene operazioni di M&A di grande portata appaiono improbabili, i rischi al ribasso sulle nostre stime ci sembrano contenuti”, concludono da WebSim.
Tra gli altri analisti, gli esperti di Banca Akros hanno alzato da accumulate a buy il giudizio sul titolo con prezzo obiettivo a 25 euro: "profittabilità migliore delle attese nel primo trimestre e feedback positivo sul mercato francese".
"Risultati del primo trimestre migliori come margini nonostante la debole top line organica. Guidance 2025 confermata, supportata da evidenze dell'accelerazione in Francia", commentano gli analisti di EQUITA, che sul titolo hanno una raccomandazione buy e un prezzo obiettivo a 29 euro.
"La conferma dell'accelerazione in corso in Francia, i messaggi di fiducia sul miglioramento delle dinamiche di mercato, le opportunità di M&A e la buona tenuta dei margini nel primo trimestre migliorano la visibilità sulla guidance sull'intero anno. Con il titolo arrivato molto debole ai risultati, momentum atteso in miglioramento e valutazioni sui minimi degli ultimi 15 anni, pensiamo che il rerating debba continuare", concludono dalla sim.